Spilimbergo 26 luglio 2013 – L’atmosfera dettata dalla graziosa cittadina friulana ha reso ancora più magico l’evento di elevato spessore artistico-culturale che ha avuto per protagonisti l’elegante
Mitteleuropa Orchestra Friuli Venezia Giulia diretta da Valter Sivilotti, capace di sostenere e accompagnare il giovane talentuoso ed eclettico Simone Cristicchi. La serata ha un sapore nostalgico e celebrativo; dedicata al cantautore e poeta Sergio Endrigo, è di fatto intitolata Concerto per ENDRIGO. Cristicchi inizia proprio omaggiando il cantautore scomparso nel 2005 con “TERESA” e “LONTANO DAGLI OCCHI” due dei suoi più noti e famosi brani. La serata non è solo musica, è poesia, ricordo e storia; la bravura dell’ironico artista è proprio quella di saper amalgamare momenti di estrema serietà con sketch ad alto tasso umoristico mai banale.
Con il sottofondo musicale di accompagnamento dell’orchestra, Simone inizia un monologo sulla “Vita all’incontrario” da cui esplode in pieno il vero spirito della serata, il vero folk, l’eccellente bravura di un artista proiettato in una visione poetica della vita, molto idealizzata ma estremamente contestualizzata nella storia – specie quella più buia e spesso dimenticata – ripercorrendo insieme al pubblico l’esodo dall’Istria di migliaia di italiani, la tragedia e la crudeltà delle Foibe; gravi orrori dell’umanità di poco più di sessantanni fa, troppo spesso rimossi o dimenticati ma ancora vivi nell’animo dei sopravvissuti e dei loro discendenti. Lo spettacolo tra musica e monologhi vari spazia sopra le righe: la musica, le parole, l’orchestra avvolgono il pubblico sempre più convinto e sempre più numeroso in un discorso di denuncia e di speranza che è il vero animo folkloristico dell’intero Festival voluto e realizzato da Andrea Del Favero e completato per la scelta e la componente artistica dal sempre mitico Edoardo De Angelis.
Le canzoni di Cristicchi si alternano a famosi pezzi del suo maestro artistico Sergio Endrigo di cui esegue “ARIA DI NEVE”, “CANZONE PER TE” e “QUESTO E’ AMORE” in una pregevole e personalissima interpretazione. Lo spettacolo prende corpo e spessore con i monologhi sul Magazzino 18 di Trieste – vera chicca e assaggio di quello che sarà lo spettacolo teatrale che inaugurerà la stagione di prosa del Politeama Rossetti di Trieste con la regia di Antonio Calenda –, e Il bruco e la farfalla a cui seguono i brani che hanno fatto conoscere l’artista romano, dall’esordio con “Ti regalerò una rosa” agli ultimi brani di Sanremo 2013 “La prima volta che sono morto” e “Mi manchi”.Premiato a fine spettacolo per la sua carriera,di non così lunga durata per la verità, ma già costellata da una moltitudine di premi e riconoscimenti, che lo proiettano tra i più talentuosi giovani canta-autori-attori del nuovo panorama artistico italiano.
Ad omaggiarlo anche la nota casa di strumenti musicali “Eko” partner tecnico della manifestazione con una chitarra 12 corde costruita in numero limitato di copie per i 5o anni della propria fondazione.
Lo spessore artistico del 35esimo FOLKEST proposto questa stagione e partito il 4 luglio da Fiumicello durante tutto il mese ha visto nelle molte piazze che lo hanno ospitato interpreti come Il Branco Selvaggio, Mimmo Cavallaro & Cosimo Papandrea TarnProject, gli Inti_Illimani , gli Area, i Tamburellisti di Otranto e tanti altri che non tralasciamo per minor spessore ma solo per brevità di resoconto a cui aggiungiamo le due serate conclusive sempre qui a Spilimbergo stasera con Allan Taylor e domani per la chiusura del festival con Antonella Ruggero.
Carlo Liotti
RIPRODUZIONE RISERVATA