La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per frode fiscale a carico di Silvio Berlusconi che ha dichiarato in un video messaggio la propria intenzione di rifondare Forza Italia e di lottare contro quella “parte della magistratura politicizzata” che ha privato della libertà un così straordinario imprenditore. Non mi esprimo sulla sentenza ma vorrei scattare una fotografia di questo momento. Fiumi di inchiostro, parole, libri, anime blu e rosse contrapposte su un unico tema, vent’anni per tornare al punto di partenza con una destra che non esiste e una sinistra disorientata che continua a sfogliare con frenesia il libretto d’istruzioni contribuendo, da protagonista, a questo teatrino dell’assurdo.
Siamo un Paese strozzato. Lo sappiamo e lo siamo perché pensiamo che se una persona è convinta di ciò che dice allora vorrà dire che è sincero e ha ragione, lo siamo perché diamo retta a una persona che parla di “rivoluzione liberale” senza un vero movimento liberale ma con un partito azienda il cui miglior prodotto è il proprio leader, lo siamo perché questa persona che è stata per nove anni Presidente del Consiglio non è riuscita a migliorare i difetti che evidenzia, alcuni dei quali effettivamente da correggere.
Berlusconi ha certamente dei meriti ed ha fatto la storia d’Italia ma smettiamola di pensare che un uomo solo possa fare ciò che lui promette di fare da quando giocavo con i lego, a maggior ragione guardando il nostro livello di corruzione, concorrenza e libertà e confrontando questi dati con le azioni proposte dalla destra in nove anni di governo.
La giustizia si è espressa verso un imputato, non contro un partito, né un popolo. Cerchiamo ora di proseguire la strada per diventare un Paese sempre più civile e libero da pressioni che ci strozzano. Usciamo dalla pazzia tutta italiana in cui stiamo vivendo da decenni, sarà difficile ma è necessario. Siamo il Paese delle parole e le ultime di Berlusconi sono meravigliose: incarnano lo spirito dell’imprenditore puro, del selfmade man, dell’uomo che non molla mai, ma un progetto è ben fatto quando funziona anche in mancanza del suo creatore, altrimenti a chi è funzionale?
Ora sarà fondamentale che il PdL mantenga l’appoggio, più volte promesso da Berlusconi, al governo Letta in vista di un autunno molto difficile.
Federico Gangi