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Il segreto per comunicare efficacemente con i bambini e i ragazzi – Lezione 36

EDUCARE ALLA RESPONSABILITA’

Come detto, siamo noi a guidare l’autobus della nostra vita e abbiamo imparato a dire: ” Sì, io creo tutti gli effetti che accadono nella mia vita, creo tutti gli effetti che accadono nel mio mondo”. Per creare un mondo responsabile, dobbiamo essere in primo luogo noi delle persone responsabili e poi insegnarlo ai nostri bambini. Incolpare, rimproverare, brontolare, fare le prediche, intimorire, controllare non significa educare alla responsabilità. Per diventare responsabili è necessario riconoscere i propri errori e le loro cause come qualcosa di assolutamente normale e sviluppare la sincera intenzione a correggerli. Dobbiamo insegnare questo ai nostri bambini.

Spesso sentiamo dire dai bambini: “L’insegnante mi ha dato un brutto voto”, oppure “Si è rotto il vaso!”, “E’ caduto il bicchiere!”. Questi non sono bambini responsabili: non hanno colpa di aver preso un brutto voto, è l’insegnante che ce l’ha con loro, il vaso si è autodistrutto ed il bicchiere è un bicchiere suicida che cade da solo! Non è illogico??!! Se i bambini non riconoscono i propri errori, difficilmente potranno correggerli.

Attenzione però: se i vostri bambini commettono un errore e lo ammettono, evitate di arrabbiarvi! Limitatevi a incoraggiarli a correggere i loro errori e a non ripeterli. Se desiderate rendere i vostri bambini delle persone sicure di sé, permette loro di sbagliare e insegnategli a imparare dagli errori.  Ecco perché mi sento di dire che personalmente sono contraria alle punizioni. La punizione avviene quando il “fattaccio” è già successo e non c’è modo di riparare. Le punizioni fanno aumentare le bugie per la paura di essere puniti. Il bambino pensa: “ Se dico la verità verrò punito, quindi incolpo qualcun altro”. I bambini hanno diritto a sbagliare. Il nostro compito è aiutarli a fare bene. Ricordate quanto vi ho detto sulla relazione causa-effetto. Dei bambini che imparano a stare dalla parte dell’effetto e incolpano gli altri per qualsiasi cosa diventeranno degli adulti che avranno l’autoinganno come stile di vita e che non riusciranno a creare nulla nella loro vita. Come ha detto Winston Churchill: “Il prezzo della grandezza è la responsabilità”. Se i bambini imparano sin da piccolissimi a riconoscere tranquillamente i propri errori e che sono loro a risentirne per non aver fatto bene le cose e che sono loro a non volersi bene e a non rispettarsi se correggono i propri errori per motivi diversi dalla volontà di migliorare, diventeranno delle persone sicure di sé e responsabili che riusciranno a ottenere quello che desiderano.

Ovviamente la vostra coerenza nell’insegnare la responsabilità ai vostri bambini è fondamentale. Quando, quindi, commettete voi un errore, sarete voi i primi a riconoscerlo, magari chiedendo scusa e ammettendolo apertamente. Quando un bambino sente di essere libero di assumersi le proprie responsabilità, rinuncia alla parte di vittima.

Ma come si insegna la responsabilità? Credo che la responsabilità si insegni attraverso la disciplina. Non fraintendetemi! La disciplina non è una cosa da schiavisti!  La disciplina è un mezzo, una scelta che facciamo per educare e la parola disciplina deriva dal latino (discere e scernere) e significa insegnare a fare la scelta giusta. Rendere i bambini responsabili, vuol dire renderli felicemente autosufficienti in tutto.

Il bambino quando nasce non sa vivere. Tutti i comportamenti si imparano e tutti i comportamenti si insegnano.  Ricordatevi che si è SEMPRE e sottolineo SEMPRE in tempo a cambiare il nostro comportamento e quello di chi ci sta vicino. Se, ad esempio, la vostra dolce metà vi dicesse che quel maglioncino rosso vi sta benissimo, noi ce lo metteremmo perché abbiamo ricevuto una gratificazione, anche se il rosso non ci piace. Se il nostro bambino grida (e da qualcuno ha imparato!), se la prima volta che parla sotto voce gli diamo una carezza e gli diciamo: “Che bello, parlando piano mi hai fatto quasi passare il mal di testa, bravo, grazie!”, sicuramente si sentirà gratificato e vorrà ripetere questo comportamento.  Noi siamo i primi miti dei nostri bambini nella fase dell’imprinting: loro giocano a mamma e papà, alla maestra ecc. e, giocando, ci copiano. Siamo noi che insegniamo loro i comportamenti. Non è mai tardi per insegnare nuovi comportamenti. I bambini sono una nostra responsabilità: il passato è passato, facciamo “tabula rasa”, ci rimbocchiamo le maniche e ricominciamo da zero. Rifacciamo la scelta di essere genitore, educatore, insegnante, nonno, ecc., non troviamo scusanti e insegniamo nuovi comportamenti ai nostri bambini. Siamo noi i padroni di noi stessi, noi che causiamo gli effetti delle nostre azioni. Questa è responsabilità. Responsabili noi e responsabili i nostri bambini. Siete responsabili? Educata alla responsabilità?

Con affetto

Vostra

Siria

Dr. Siria Rizzi – Certified NLP Trainer – ABNLP

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Il discorso è composto da idee, parole, fatti ed esperienze con il fine di in-formare coscienze libere e responsabili. Le cose sono invisibili senza la luce, le parole sono vuote senza un discorso.

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