IN OGNI AZIONE C’E’ UN’INTENZIONE POSITIVA
Ho imparato dalla PNL ad adottare e far mie delle presupposizioni, ossia delle credenze convenienti che strutturano la realtà che ci circonda. Queste presupposizioni sono assunzioni, credenze non necessariamente vere, ma che, se le adottiamo, filtrano le nostre percezioni degli eventi esterni (assieme ai valori, alle credenze ecc. – v. il modello della comunicazione nel cap.2) e determinano delle Rappresentazioni Interne che migliorano i nostri risultati. Facendo nostre tali credenze quindi, possiamo migliorare la nostra vita e ottenere i risultati desiderati, più di quanto riusciremmo a fare con delle credenze limitanti. Spesso mi sento dire dai miei clienti e collaboratori: “E’ bello lavorare con te perché pensi che tutti siano magnifici e che tutti possono cambiare e diventare meravigliosi”. Il modo in cui vedo le cose è che tutti abbiamo delle enormi potenzialità di cui non siamo consapevoli e magari al momento siamo incapaci di accedervi, ma tutto quello che dobbiamo fare è scavare un po’ più a fondo e accedere alla nostra parte migliore che ci fa ottenere quello che desideriamo.
Queste presupposizioni, queste credenze mi aiutano in ogni cosa e ovviamente anche come genitore, soprattutto nei momenti più difficili. Le presupposizioni che ho fatto mie come genitore sono:
- Rispetta il modello del mondo degli altri: ciò significa che se io percepisco il mondo cinestesicamente, con i sentimenti, mio figlio può “parlare” un’altra lingua che devo rispettare perché percepisce le stesse cose con altri canali sensoriali (come l’udito, o la vista) e quindi, per arrivare a lui, devo parlare la sua lingua. Questa presupposizione significa anche che dobbiamo portare rispetto per quello che ci presenta il nostro bambino. Questo non vuol dire accettare il diverso modo di vedere le cose, ma rispettarlo, entrando nel suo modo di vedere le cose. Se, per esempio, il nostro bambino ha un amico immaginario, dirgli che non esiste, che è folle pensare a cose del genere, significa non rispettare il suo mondo. Se invece entrate nel suo mondo e gli dite che anche voi avete avuto un amico immaginario oppure se riuscite a parlare con il suo amico immaginario, dimostrate rispetto.
- La resistenza, il conflitto sono segni di una mancanza di Rapport, di sintonia: se vi sentite in conflitto con i vostri bambini, se sentite che il vostro messaggio non arriva, significa che non c’è sintonia. Cambiate posizione, osservate i vostri bambini e mettetevi in sintonia con loro, ricalcando fisiologia, respiro e voce.
- Le persone non sono il loro comportamento. Questo è importante perché permette di accettare le persone e cambiarne il comportamento. Io vedo solo bambini magnifici che a volte non riescono ad accedere alle loro risorse e sono ostacolati nella loro magnificenza.
- Ognuno fa del suo meglio con le risorse che ha a disposizione. Se in un dato momento un bambino scoppia in un capriccio, significa che quello è il comportamento migliore che poteva adottare con le risorse che sentiva disponibili in quel momento. Sta a noi farlo accedere ad altre risorse per risolvere e migliorare il comportamento.
- In ogni comportamento c’è un’intenzione positiva. Ogni comportamento, anche se negativo, ha un’intenzione positiva. Dobbiamo solo chiederci davanti ad un capriccio, per esempio, “Qual è l’intenzione positiva di questo comportamento?” Magari è una ricerca di attenzione, un senso di incertezza, ecc.
- Non ci sono errori, ma solo feedback: avere una discussione negativa con i nostri bambini, per esempio, non è un errore, è solo un’opportunità di miglioramento. Noi come genitori, educatori, nonni, zii non commettiamo mai errori: abbiamo solo moltissime opportunità di miglioramento.
- Il significato della comunicazione è la risposta che ottieni. Se ciò che ottieni non è quello che vuoi, cambia modo di fare, fai qualcos’altro. E questo ci porta alla seguente presupposizione:
- Chi dimostra più flessibilità di comportamento in un sistema, controlla il sistema. Più una persona è flessibile nei comportamenti e più ottiene quello che vuole.
Quando mi trovo in una situazione difficile con una persona, con i miei familiari, ecc. assumo queste credenze che mi aiutano ad andare oltre il comportamento bizzarro o negativo a cui assisto e a cercare soluzioni vincenti.
Io voglio credere che i bambini non rompono le regole perché sono cattivi, né fanno i capricci perché ci vogliono dispiacere. Credo che i bambini siano degli essere creativi, curiosi e super intelligenti. Spesso testano i loro limiti per conoscerli, vederne le conseguenze ed esserne rassicurati sull’esito.
Pensateci …. E rivedete i comportamenti delle persone che vi stanno intorno alla luce di queste presupposizioni. Cambiano gli effetti?
Quando farete vostre queste presupposizioni, la qualità della vostra vita migliorerà drasticamente.
Con affetto
Vostra
Siria
Dr. Siria Rizzi – Certified NLP Trainer – ABNLP