Una navicella spaziale è atterrata in Italia, a Torino. Nell’anniversario dell’Unità d’Italia proprio dalla sua prima capitale nasce qualcosa di nuovo in un Paese dove stava diventando sempre più difficile che accadesse, soprattutto dopo lo “sciopero” dei calciatori anche nel calcio. Un’intera zona del capoluogo del Piemonte in via di riqualificazione, uno stadio da 120 milioni di euro con design di Giugiaro, con gli spettatori a ridosso del campo da gioco e di proprietà della società sportiva che vi giocherà, la Juventus. Nel resto dell’Italia non esiste nulla del genere, tanti progetti sono stati fatti ma, in linea con altre nostre realtà, il nostro Paese è fermo da più di dieci anni, per quanto riguarda il calcio dal 1990. L’otto settembre 2011 qualcosa è cambiato, una bella cerimonia di inaugurazione con una sfilata dei trofei e delle stelle della squadra bianconera, fiore all’occhiello dello sport italiano, richiami alla memoria con il ricordo di Giovanni e Umberto Agnelli, Gaetano Scirea, Andrea Fortunato, i giovani Riccardo e Alessio e le vittime del Heysel, tutti momenti di 114 anni di storia.
Per tutto il corso dei lavori gli aggiornamenti più utili potevano essere visti sulla pagina facebook “Il Nuovo stadio della Juventus” di Delsa, Pietro D’Ambrosio e Nicola Sada che hanno fornito le informazioni più disparate ai loro 13700 fan con grande costanza e dedizione.
L’Italia ha bisogno di esempi come questa nuovissima struttura, ha bisogno di investire, di credere in sè stessa e nei suoi cittadini, di tutte le età, e questo esempio è solo l’ultimo effetto di quella che fu un’idea di alcuni ragazzi, su una panchina fuori dal loro liceo, tanti anni fa.
Federico Gangi
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Mi è piaciuto molto , parole giuste , perché si DEVE investire nel futuro . Si DEVE avere IL CORRAGGIO di farlo e fa bene quando si leggono articoli ben scritti . Largo ai GIOVANI , alle loro idee . Complimenti . Giulia del Comitato Per Non Dimenticare Heysel di Reggio Emilia
Questo commento mi ha fatto davvero molto piacere! Sentiti ringraziamenti!
Ottimo articolo 🙂
Grazie Angela!