Uno spettacolo atteso Penso che un sogno così – in scena al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia da giovedì 19 a domenica 22 dicembre – che segna il debutto a Trieste di un artista celebre e molto amato come Giuseppe Fiorello, capace di attraversare con intensità e uguale talento il mondo del cinema, della fiction e ora anche del teatro. Teatro in cui fonde racconto, autobiografia e musica, canto, con molta versatilità. Ne darà dimostrazione pienamente in Penso che un sogno così di cui è coautore assieme a Vittorio Moroni: uno spettacolo che non ha a che fare con la fiction da record che lo ha visto protagonista su rai uno lo scorso anno incarnando Domenico Modugno. In Penso che un sogno così, la sostanza è molto diversa: le canzoni di Modugno sono soltanto una “colonna sonora” per raccontare la storia dello stesso Giuseppe Fiorello, della sua famiglia, per attraversare i suoi ricordi e le emozioni di un ragazzo che è partito da un sogno ed è arrivato ad essere un grande artista. «Modugno per me non è stato solo una storia da raccontare o un personaggio da interpretare, ma la possibilità di ritrovare un tempo lontano rimasto sempre dentro di me» spiega infatti Giuseppe Fiorello.«In questo spettacolo – continua – salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili.Attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria e accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso gioco di specchi».
In quest’avventura sul palcoscenico Giuseppe Fiorello è accompagnato da Giampiero Solari, regista di grande esperienza e forza inventiva e da Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma che eseguiranno le musiche dal vivo.
Giuseppe Fiorello nasce a Catania il 12 marzo 1969. Si forma artisticamente nei villaggi turistici e ne diventa responsabile intrattenimento e spettacoli: scrive e interpreta cabaret dando così una svolta alla sua carriera. Viene chiamato da Radio Deejay (1994) e sarà il primo a dare voce a Radio Capital. Nel 1997 debutta al cinema ne L’ultimo capodanno. Carlo Verdone gli propone di duettare in C’era un cinese in coma. Lo stesso anno arriva la terza pellicola, I Fetentoni. Poi una serie di fiction targate Rai: Salvo D’Acquisto, Brancaccio, La Guerra è finita, L’uomo sbagliato, Il grande Torino, Il cuore nel pozzo (spettacolo sulle foibe), Il bambino sull’acqua, Joe Petrosino. Nel 2002 il debutto teatrale al fianco di Alessandro Gassman in Delitto per Delitto. Nel 2007 ritorna in tv con la fiction Giuseppe Moscati, il film La vita rubata e la miniserie Il bambino della domenica. Nel 2010 su Rai Uno recita nelle fiction Lo scandalo della Banca Romana, Il sorteggio, La leggenda del bandito e del campione e Sarò sempre tuo padre, e per il cinema in Galantuomini, Baarìa e Magnifica presenza. Nel 2011 con Terraferma approda al 68° Festival del cinema di Venezia.Per i 150 anni dell’unità d’Italia insieme al fratello Rosario produce il cortometraggio Domani. Recita quindi in Volare, film in due puntate sulla vita di Domenico Modugno, seguito da oltre 11 milioni di spettatori. Nel 2013 è di nuovo al cinema con Se Chiudo Gli Occhi Non Sono Più Qui e Benvenuto Presidente con Claudio Bisio.
Penso che un sogno così è uno spettacolo di Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni. La regia è di Giampero Solari. Musiche dal vivo eseguite da Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma. La produzione è di Nuovo Teatro e Ibla Film.
Lo spettacolo debutta giovedì 19 dicembre alle ore 20.30. Nello stesso orario va in scena venerdì 20 e sabato 21, mentre l’ultima replica è pomeridiana, domenica 22 alle ore 16. I biglietti si possono acquistare presso i consueti punti vendita del Teatro Stabile regionale e attraverso il sito www.ilrossetti.it.