Trieste 22 gennaio 2014 In una serata di fine gennaio caratterizzata da un inedito clima tipico autunnale, anche questa edizione del Trieste Film Festival in una Sala Tripcovich gremita di un variegato pubblico in trepidazione per la premiazione finale, è giunta al termine. Nella Giornata di martedì 21 gennaio al Miela, l’altra sede dell’evento, ho assistito alla serata omaggio ad Alberto Farassino, noto regista, già docente all’università degli studi di Trieste. Dopo un piccolo grottesco fuori programma, causato da guasti tecnici, ho potuto ammirare alcune proiezioni in bianco e nero e a tratti cantate sulla disastrosa impresa coloniale Italiana in Africa e ad altri piccoli episodi del ventennio fascista; ma non vi si trovava davanti a veri e propri documentari; Alberto Farassino ha saputo trasmettere in maniera particolare, originale e suggestiva le proprie impressioni sul quel periodo della nostra storia. Ma torniamo alla serata di oggi; mi sono ridestato davanti a “Class Enemy“, una incredibile storia ambienta in una scuola Slovena. Come ho appena detto “incredibile”, ma non irreale e aggiungerei purtroppo. Tratta di una parte della vita dell’essere umano molto importante ma spesso trascurata: l’adolescenza. Anche per esperienza personale credo che questa fase che ognuno di noi vive non vada trascurata, perché è il passaggio dal mondo fatato infantile al mondo adulto, dove si cerca la propria sicurezza con tanti mezzi, attirando l’attenzione degli altri a tutti i costi; impegnandosi esageratamente nello studio, o facendo battute piu’ o meno carine o anche con delle prepotenze che possono creare incomprensioni e certe volte gli adulti, che siano genitori o professori faticano a capire. Il film è un ibrido di queste tematiche ottimamente interpretate e dirette. Dopo il suicidio di una ragazza in seguito al colloquio con un professore vi è un susseguirsi di eventi estremamente emozionanti.
Il mio meraviglioso viaggio all’interno di questo festival mi ha arricchito tanto dal punto di vista personale e spero anche a tutti gli altri spettatori. Vi ricordo l’appuntamento all’approfondimento del maxi evento”La Grande guerra” di Monicelli e i “sentieri della Grande Gloria”.
Andrea F.