Dopo la vittoria di Milano che ha fatto riassaporare un po’ di buoni sapori al fine palato dei tifosi friulani, per i bianconeri è di nuovo campionato, trasferata a Parma contro gli emiliani di Donadoni in serie utile da ben 9 gare.
La formazione bianconera è rimaneggiata rispetto al solito con Bubnjic al posto di Domizzi, Widmer e Douglas che sostituiscono Basta e Gabriel Silva e l’inedita coppia offensiva composta da Nico Lopez e Muriel con Di Natale in panchina.
La gara è movimentata e spigolosa (3 gialli in 11 minuti) fin dall’inizio con i padroni di casa più intraprendenti. Il Parma infatti ci prova con una doppia conclusione Felipe/Parolo ma la difesa bianconera respinge, poi con Cassano in contropiede, ed in maniera più decisa con due ottime conclusioni di Gargano e Acquah su cui Brkic si supera e mette in angolo. Per l’Udinese da segnalare solo una punizione di Muriel che si schianta sulla barriera casalinga. Ancora Parma con Parolo ma la palle esce di un niente. Escono, invece, di molto, le conclusioni ospiti di Badu e Douglas con palloni in curva. Dopo 28 minuti è già tempo di sostituzione per i bianconeri con Guidolin che toglie Douglas per inserire Pinzi. Non cambia molto, anzi, sì, ma in peggio, perchè al 34′ il Parma trova la zampata del vantaggio: Cassano crossa dalla destra, Brkic si scontra con Heurtaux in area e lascia libero Amauri di colpire di testa verso la rete. Il finale di tempo vede l’Udinese che ci prova con poca convinzione provando qualche cross in area, ma la difesa emiliana è attenta e libera bene senza grossi affanni.
La ripresa continua sulla falsa riga del finale dei primi 45 minuti con l’Udinese che prova a farsi viva in qualche modo dalle parti di Mirante, ma senza dare mai l’impressione di riprendere la partita. Le azioni però sono più pericolose, e arrivano, finalmente i primi tiri in porta, con Widmer dopo pochi minuti ma Mirante arriva senza problemi e con Nico Lopez poco dopo con l’estremo difensore casalingo che fa più fatica ma respinge con i piedi. La gara continua senza grosse emozioni, con cambi da una parte dall’altra, per i bianconeri entrano Maicosuel e Di Natale al posto di Allan e Muriel con la sostanza che però non cambia. Il gioco dei bianconeri è lento e decisamente prevedibile, i padroni di casa controllano il match senza stancarsi più di tanto. Per gli emilani ci prova Palladino, per i bianconeri Pinzi con un tiro da fuori ma i rispettivi portieri non vanno in difficoltà. ll finale di gara dovrebbe vedere l’assalto degli ospiti ma è il Parma che rischia di andare sul 2 a0 prima con un contropiede di Biabiany che spara la palla sui piedi di Brkic e all’ultimo minuto con Mauri, giovane talento classe 1996, che impegna ancora il portiere serbo, ma il risultato non cambia.
Quarta vittoria consecutiva per il Parma proiettato ora in zona Europa League, visto la distanza di appena un punto dalla quinta, l’Inter.
Quarta sconfitta, invece, per l’Udinese che mantiene sempre 3 punti di vantaggio sulla terz’ultima, ma che non riesce ad uscire da una situazione che appare di domenica in domenica sempre più critica. Cambiano gli interpreti, ma non cambia il risultato. Non c’è gioco, non c’è grinta, non sembra esserci la soluzione per uscire da questo momento, sportivamente drammatico. La Coppa Italia sembra una parentesi positiva in un campionato partito così così, ma che ora rischia di avere una piega con esiti decisamente disastrosi se tutti non si concentreranno sul fatto che da qui in poi ogni punto sarà fondamentale per mantenere la categoria, perchè ormai la dimensione annuale sarà questa. La prossima gara, in trasferta contro un Bologna che arriva da 3 pareggi consecutivi non potrà essere sbagliata perchè sarà automatico perdere posizioni in classifica ed essere ulteriormente risucchiati dal fondo della classifica. A seguire, sarà la volta di un filotto di gare in cui sbagliare tutto potrebbe essere un buon viatico verso la serie B. Gli incontri con Chievo e Genoa, inframmezzati dalle semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina, e a seguire con Atalanta e Cagliari potrebbero dire moltissimo sugli esiti di una stagione che deve prendere necessariamente un’altra piega.
Rudi Buset
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