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16 feb.foyer delTeatro Bellini di Napoli,”Nessun filo spinato potrà mai fermare il vento”.

Mostra fotografica a cura di Cesare Abbate.

Domenica 16 febbraio dalle ore 11 presso il Marotta&Cafiero store, sito nel foyer del Teatro Bellini di Napoli, inaugureremo Nessun filo spinato potrà mai fermare il vento, mostra fotografica a cura di Cesare Abbate.

Fermare la Storia, raccontarla per immagini, cristallizzarla in un gesto, un volto, uno sguardo. Per testimoniare ciò che è stato e ciò che è, per non dimenticare.È questo l’intento che muove e ispira la ricerca fotografica di Cesare Abbate, fotogiornalista di lunga esperienza, autore di numerosissime pubblicazioni sia in Italia che all’estero. Mostra2

Attento osservatore della realtà che lo circonda, con la mostra Nessun filo spinato potrà mai fermare il vento, punta l’obiettivo della sua fotocamera su spaccati lontani eppure vicini, distanti nel tempo ma segnati dallo stesso dolore:  Auschwitz, lo Stato d’Israele e la Palestina.

E un interrogativo dolente è ciò da cui parte per rilanciarlo anche a chi osserva: come può un popolo che ha subito l’Olocausto rendersi colpevole di efferate atrocità nei confronti di un altro popolo? Sono forse gli uomini incapaci di imparare gli insegnamenti della Storia? Senza ricorrere a scatti che trasudano violenza, ma ricorrendo ad immagini fortemente simboliche ed evocative in cui è la quotidianità, la “normale” quotidianità ad essere immortalata, Abbate ci rende partecipi e conoscitori della realtà storica e sociale ebrea e mediorientale da un punto di vista unico e originale, in cui è la discrezione, l’attenzione e il rispetto per l’altro a fungere da metro di misura per ogni inquadratura. E senza farsi portatore di alcuna unica risposta possibile dinanzi alle tante domande che il suo reportage inevitabilmente solleva, lascia che siano gli occhi di ciascuno a colmare di senso il racconto, a vestirlo con i propri pensieri, a leggerlo secondo il proprio, individuale, codice interpretativo. Ciò che ne scaturisce è un viaggio, intimo e universale insieme, attraverso i due principali avvenimenti che hanno segnato la Storia contemporanea, e a fungere da ponte l’Uomo, con i suoi credi religiosi, le sue paure, la sua onnipotenza, la sua fragilità.

Mostra1A corredo e completamento delle 24 fotografie, due scritti in versi, di cui uno assolutamente inedito, a cura del drammaturgo Manlio Santanelli il cui sapiente “sguardo” ironico regala un sotto testo di valore alle immagini, per una narrazione a più voci che ripercorre il passato, parlando al presente. Impreziosiranno ulteriormente l’evento, il commento storico a cura del prof. Ciro Pizzo, Università Suor Orsola Benincasa – Napoli, e gli interventi in musica e parole a cura del chitarrista Francesco Scelzo e dell’attrice Federica Aiello, protagonisti della lettura drammatizzata di alcune pagine del diario di viaggio realizzato in occasione del reportage.

  INGRESSO LIBERO

La mostra, dopo l’inaugurazione di domenica 16 febbraio, sarà visitabile fino al 23 febbraio nei seguenti orari: da martedì a sabato: dalle 18 alle 22; domenica: dalle 17 alle 20.

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