Martedì 25 febbraio, alle ore 20.45, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, primo appuntamento stagionale con le Operette.
In scena La Duchessa di Chicago in una riuscita produzione della Compagnia Italiana di Operette 2003, con la regia di Marco Prosperini su musiche di Imre Kálmánn, coreografie di Monica Emmi.
La duchessa di Chicago rappresenta un momento particolarmente importante per l’evoluzione dell’operetta, infatti nel periodo che va dai primi del Novecento agli anni Venti; il genere subisce una vera e propria “trasformazione” epocale, diventando musical. La storia narrata ci porta nel piccolo regno di Sylvaria, dove le casse dello stato sono miseramente vuote e solo un miracolo può evitare la bancarotta. E il miracolo ha le graziosissime fattezze della giovane miliardaria americana Mary Lloyd, che gira l’Europa a caccia di emozioni e divertimenti.
L’acquisto del castello reale di Sylvaria, regnanti inclusi, appare un interessante antidoto alla noia. La privatizzazione trova favorevole tutto lo Stato, assicurando una cospicua entrata per l’agonizzante bilancio pubblico. Tra l’antiquata corte di Sylvaria e il moderno staff di Mary Lloyd si intrecciano quindi interessi economici, ma, di operetta trattandosi, anche deliziosamente amorosi.
Si rallegrano, infatti, tutti, meno chi è più legato alle tradizioni: lo scontroso principe Sandor Boris. Ma negli opposti c’è l’attrazione e il reciproco interesse: e se il burbero fascino ‘old european stile’ del nobiluomo incanta la giovane americana, anche la vivace freschezza della miliardaria conquisterà il cuore del principe.
Una storia brillante, con balli e melodie che contrastano, come i personaggi, tra walzer viennese e jazz americano, una scelta riuscita che valorizzerà il cambio di ditta della Compagnia Italiana di Operette: la fascinosa miliardaria e l’aitante principe avranno infatti le voci e… le gambe, dei due giovani protagonisti Silvia Santoro e Matteo Micheli.