– Degustazioni a regola d’arte tra le curiosità del prossimo Vinitaly. Perenzin, la storica latteria di Bagnolo nel trevigiano, sostenendo il progetto Montelvini – Fondazione Museo Canova, dedica i suoi formaggi di punta ad ogni dea figlia di Zeus rappresentata nella celeberrima scultura “Le tre Grazie” del grande maestro Antonio Canova. Una liaison originale che sarà presentata al Vinitaly,
martedì 8 aprile alle ore 12.00 presso lo stand Montelvini al Pad 4 Stand E 6 e che proporrà in degustazione assieme ai formaggi il Prosecco Superiore Asolo Docg Terre del Canova. Sarà Emanuela Perenzin ad illustrare agli ospiti i migliori abbinamenti per tutta la giornata. “Partecipiamo di buon grado al progetto sostenuto da Montelvini e dalla Fondazione Museo Canova di Possagno per la valorizzazione del patrimonio artistico veneto. Vinitaly è una vetrina d’eccellenza per rendere omaggio al grande artista Antonio Canova – afferma Emanuela Perenzin –
Condividiamo l’idea di legarci all’arte per dare un valore aggiunto alle nostre produzioni, ancorate anch’esse alle tradizioni e alla storia della nostra regione”. Dedicati alle dee Aglaia, Eufrosine e Talia i formaggi fiore all’occhiello della produzione d’eccellenza Perenzin. Il Piccolo Fiore di Bufala, formaggio pluripremiato a crosta sottile, pasta morbida e cremosa, dal sapore leggermente acidulo con note lattiche floreali e agrumate; il formaggio Ubriaco di Capra al Traminer, che nasce storicamente dalla secolare usanza di nascondere il formaggio nel mosto in fermentazione per sottrarlo alle razzie della guerra, a pasta
semidura, leggermente occhiata, ubriacato nel mosto di vino Traminer con crosta scura ed evidenti residui d’uva. Infine il formaggio Ubriaco di Bufala da Uve Glera, dolce e delicato con note fruttate dovute all’affinamento nelle vinacce Glera, a pasta compatta, crosta sottile e aromi fruttati. La produzione della storica latteria di Bagnolo è affidata al mastro casaro e degustatore Onaf Carlo Piccoli, che vanta un’esperienza trentennale in tutta la filiera del latte e che assieme alla moglie Emanuela Perenzin, pronipote del fondatore dell’omonima latteria, si impegna a promuovere la cultura casearia, in un’ottica ecosostenibile e attenta al recupero delle tradizioni locali.