È una delle più autorevoli economiste italiane, autrice di una ventina di libri pubblicati presso le maggiori case editrici internazionali. Nel 1995 ha anche partecipato alla Conferenza mondiale ONU sulle donne a Pechino, stilando la relazione per l’Italia con Tina Anselmi. Stiamo parlando di Fiorella Kostoris, protagonista, venerdì 4 aprile alle 18 in sala Ajace, dell’ultimo appuntamento di Calendidonna 2014, la rassegna organizzata dal Comune di Udine sull’universo femminile e dedicata quest’anno alle donne di Femen, il movimento di protesta ucraino eletto a simbolo di questa nuova edizione del festival. Kostoris, romana di nascita, ma cresciuta a Trieste, è anche una delle venti donne protagoniste del libro “La mia patria è il mondo intero” della giornalista
Elisabetta Pozzetto, da poco edito dalla Forum editrice. E spetterà proprio all’autrice il compito di intervistare l’economista in un dialogo a cui parteciperà anche il presidente della Forum e professore ordinario alla facoltà di Scienze economiche e statistiche dell’ateneo friulano, Flavio Pressacco. “Abbiamo ritenuto fondamentale – spiega l’assessore comunale alla Cultura, Federico Pirone – concludere l’edizione 2014 di Calendidonna con la testimonianza autorevole di Fiorella Kostoris per arricchire la manifestazione di una riflessione sulle condizioni economiche e del lavoro e indagare più da vicino ciò che rende effettiva nella società una non piena parità tra i generi. Calendidonna, sospesa nel 2013, si è riproposta alla città – prosegue l’assessore – con un bilancio estremamente positivo. L’idea dell’amministrazione per i prossimi anni, con l’aiuto indispensabile delle realtà culturali – anticipa –, è che Calendidonna diventi sempre più un manifesto di promozione del coraggio e dell’indipendenza delle donne in questa società. L’obiettivo che ci poniamo – conclude – è quello di aprire nuovi squarci in una società che non è monolitica, ma complessa, oltre a dare fiducia e speranza nel futuro”. Calendidonna 2014 chiude dunque con una grande ospite. Basti ricordare, infatti, che Kostoris ha ricevuto in Francia la “Legion d’Honneur”, senza dimenticare che è stata anche presidente dell’Isae, l’Istituto Agenzie per l’Eccellenza ed è membro del consiglio direttivo dell’Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca. Oltre a tutto questo e a una brillante carriera di professore universitario, si aggiunge il fatto che Fiorella Kostoris si è battuta contro la segregazione, la mancanza di opportunità e la scarsa meritocrazia riservata in Italia alle lavoratrici. Per questo impegno civile e scientifico, è stata insignita del Premio “Donna Ande – Giuliana Florio” nel 1998, del Premio “Donne Dirigenti d’Azienda Italiane” nel 2000 e del Premio “Marisa Bellisario” per la finanza e l’economia nel 2001. Non poteva, dunque, che ricadere su di lei l’attenzione per la conclusione della rassegna udinese. Attenzione che ha portato anche Elisabetta Pozzetto ad inserirla tra le venti donne raccontate e intervistate nel suo libro. Storie raccolte ai quattro angoli del mondo per raccontare la vita di donne speciali. Un filo rosso le unisce tutte: come l’economista Fiorella Kostoris, sono nate o si sono formate in Friuli Venezia Giulia. Spesso sconosciute al grande pubblico italiano, sono invece straordinariamente apprezzate fuori dal nostro Paese.