C’è aria di elezioni. E quando c’è aria di elezioni tutte le coalizioni (impossibili) si sciolgono come ghiaccio sotto il sole. Tra domani e mercoledì il governo farà chiarezza su tutte le incognite più scottanti e usate come spot in questi mesi: tagli alla spesa, lavoro, tetto sugli stipendi dei manager pubblici etc. Insomma le prossime 24-48 ore saranno cruciali. Però qualcosa inizia a scricchiolare (e non mi riferisco al ginocchio del ex cavaliere) e gli accordi presi in gran segreto nella sede del PD tra Renzi e Berlusconi iniziano a vacillare. Più si avvicinano le votazioni per le europee e più la distanza diventa magicamente enorme; i mal di pancia sono sempre più frequenti nel partito Forza Italia. Ecco quindi che Brunetta and Co. si animano e tornano a combattere dopo un placido silenzio-assenso; la riforma sul senato e sulle provincie ha fatto allontanare gli accordi tra i due partiti e adesso si mette in discussione persino il loro “Italicum”, partorito appunto in gran segreto. Il governo però risponde alle minacce con un “noi andiamo avanti” (con o senza di voi). Insomma dopo l’inizio idilliaco del governo, costretto a fronteggiare i 5 stelle (sempre snobbati, ma in prima linea su ogni mossa del parlamento), la Lega Nord che cavalca il carrozzone degli indipendentisti del Veneto e Sel (partito ombra), ora il vero nemico/amico Forza Italia torna a fare campagna elettorale per non restare nella morsa del PD e regalare i seggi europei alla sinistra.
Intanto le prime 25 auto blu sono state vendute all’asta; chissà come è finita quella faccenda sull’acquisto di altre 200 auto blu (cavillo portato alla luce da di Di Maio, 5 stelle).
E nell’attesa di verificare la busta paga di maggio con il regalino di 80 euro (i più maliziosi lo potrebbero scambiare come un incentivo a votare “il simbolo giusto” alle europee e alle amministrative, proprio di maggio) non ci resta che aspettare, ancora una volta.
Governo Renzi giorno 6
Legge elettorale – Lavori in corso
Abolizione del senato – Lavori in corso
Carlo Liotti