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Mostra personale alla Galata Rum Okulu (Scuola Greca di Galata), Istanbul dal 17 maggio al 14 giugno 2014

Per la terza edizione del ciclo Anteprima l’artista Flavio Favelli (Firenze, 1967) è stato invitato a partecipare a un progetto di residenza d’artista promosso dall’Associazione AlbumArte di Roma, che si terrà a Palazzo Venezia, Residenza a Istanbul dell’Ambasciatore d’Italia in Turchia.

La mostra personale che Favelli realizzerà come parte integrante del progetto, dal titolo Grape Juice, curata da Vittorio Urbani, sarà allestita nella principale sala espositiva della Galata Rum Okulu, la Scuola Elementare Greca di Galata (una delle sedi più prestigiose dell’ultima Biennale di Istanbul), dal 17 maggio al 14 giugno 2014.

“Il senso di una mostra che esce da una residenza”, dichiara il curatore Vittorio Urbani, “sta nel mettere alla prova la capacità dell’artista di reagire ad un ambiente a lui estraneo. Questa capacità deve anche comprendere una certa velocità, dato il breve tempo concesso fra il provare  emozioni e il realizzare una produzione. Flavio Favelli a Istanbul reagirà ad una società che da due secoli si interroga sulla propria posizione nel campo della Modernità, e il cui recente “successo” internazionale è ora adombrato dalle recenti difficoltà della politica e dal disagio sociale”.

Flavio Favelli, fiorentino di nascita ma da sempre residente a Bologna, ha sviluppato la sua pratica artistica partendo da un concetto intimo e molto personale di tempo e spazio. Assemblando diversi oggetti come: cancelli, panche, porte, ringhiere, balconi, sedie, tavoli, specchi, tappeti e lampadari, l’artista crea opere d’aspetto funzionale che trasformano l’atmosfera dei luoghi che li contengono, caricandoli di emozioni personali e al contempo universali.

Scrive il curatore Vittorio Urbani: “la pratica artistica può oggi variare enormemente, ma di base si rigira fra media i più diversi e talvolta bizzarri, nel paesaggio piatto di un omogeneo conformismo “post avanguardistico”. ” Favelli, invece, stabilisce con chiarezza una narrativa che lega con coerenza visiva, e dona il colore delle emozioni agli oggetti che lui dapprima raccoglie e poi riassembla. Nuovi significati sono aggiunti ad oggetti che prima erano solo funzionali: questi agiscono come “voce dietro la scena” aggiungendosi all’originale significato”.

Le installazioni di Flavio Favelli si concentrano sul valore estetico e poetico degli oggetti quotidiani che ci circondano. Il mosaico di specchi in una cornice antica, ad esempio, invece di riflettere, frammenta l’immagine speculare e sembra registrare la natura arbitraria del nostro rapporto con il mondo attraverso questa sintesi bizzarra.

“E’ interessante notare”, scrive ancora il curatore, “che Favelli sceglie spesso pezzi di mobilia da classe media, funzionali, non di lusso: di una certa pretesa ma strettamente legata ad economicità. Questo tipo di arredamento ha avuto una forte funzione di auto rappresentazione per la classe media italiana, da cui anche la famiglia di Favelli proviene. Il lampadario proviene da un piccolo salotto o il comò di una camera da letto di due coniugi che lottano per mantenere il decòr sul loro magro stipendio. Ma il lampadario dopotutto splende, il comò ha interessanti intagli di mano di un falegname di provincia. Tutto nel lavoro di Flavio Favelli risuona di questo contrasto: basso e alto, buona qualità ed economicità. Ma le emozioni nella vita di chi usava questi oggetti sono reali e vengono rappresentate con sincerità”.

Flavio Favelli, che in passato ha già esposto a Istanbul in due mostre collettive curate da Vittorio Urbani alla Macka Sanat Galerisi e al Museo Elgiz, è alla sua prima mostra personale in Turchia.

Il programma di Anteprima#3 (progetto di AlbumArte) per la residenza e la mostra di Flavio Favelli, comprenderà due incontri aperti al pubblico:

–       Giovedì 8 maggio 2014, alle ore 19.00: la Bilgi University Ma in Cultural Management, nel contesto di Thursday Talks presso Studio X,  presenta:  Istanbul according to Flavio Favelli. An artist in residency (talk in lingua inglese). Studio-X Istanbul Meclis-i Mebusan 35A 34433, Salipazari, Istanbul, (Mobile +90 532 176 3227)

–       Sabato 17 maggio 2014, alle ore 17.00: Conversazione con Flavio Favelli presso l’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul (Teatro della Casa d’Italia, Meşrutiyet Caddesi, no. 75, Tepebaşı, Beyoğlu), con le critiche d’arte Cristiana Perrella e Paola Ugolini, la direttrice della rivista Exibart Adriana Polveroni e il curatore Vittorio Urbani (traduzione simultanea italiano/turco)

Il catalogo della mostra Grape Juice di Cristina Cobianchi, Cristiana Perrella e Vittorio Urbani in dialogo con Flavio Favelli, è prodotto da Visioni Future.

Albumarte ringrazia la galleria Studio SALES di Norberto Ruggeri

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