Un Festival delle idee politiche per ripensare la polis, le attività civili e dunque, immancabilmente l’arte.
Sabato 26 aprile 2014 a Palazzo Migliaresi, nella sala consiliare del comune flegreo, il Teatro Cerca Casa è stato ospitato in una location inedita per dare voce e sentimento alla rassegna.
“E te dico core core” . Due chitarre, un mandolino e una tamorra per accompagnare Fausta Vetere, voce storica della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Corrado Sfogli ne direziona e supporta i ritmi, e la magia dei due artisti avvolge la sala, insegnandoci che il teatro è musica. Villanelle, canzonette o madrigali, non importa se l’interprete ha un’anima. Si inizia da “Ricculina” dal sapore spagnolo, e si finisce con “Reginella”, dando cuore e grande stile alla storie di “Rospacennele”, la vicende della gatta Cenerentola raccontata in dialetto napoletano del 1600. L’eleganza è fatta di poche cose, con umiltà e generosità ci regalano pezzi di Viviani, tarantelle e tamurriate di chi suona e canta consapevole che siamo” sotto ‘o stesso cielo, fatto pe’ ‘ncantà, stammo senza ce guardà…Ccà nun se parla cchiù, se và sempe fujenno, e ‘a vita se ne va, senza storie ‘a raccuntà…”. Sarebbe facile, per noi partenopei, dire che voce e musica ci ha contenuti, avvolti in un abbraccio senza tempo, ma la reazione dei molti presenti chiaramente non indigeni, ci dice che il fascino di chi riesce a toccare le corde giuste non è una questione di posizione geografica.
Anita Laudando