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“Non sono un epitaffio!” ma quanti km ci saranno tra noi e il destino?

Silvia e i suoi colori…il sole giallo del pomeriggio o il grigio del marciapiede, non importa se il sentire degli eventi è semplice e immediato. Francesca Stizzo interpreta la gioia, le attese e l’esistenza di Silvia con grande autenticità. Mai melodrammatica, ma leggera e carismatica salva la regia a tratti forzata di Agostino Chiummariello.silvia-e-i-suoi-colori

La drammaturgia è toccante, ma difficile da rendere in scena senza rinunciare, tagliare, sfoltire. La Stizzo in ritmica dialettica teatrale con Aurelio De Matteis ci lascia sulla pelle la storia di una vita spezzata. Una delle tante vittime casuali della camorra. Le ferite ancestrali di chi crede di avere tutta la vita davanti passano negli occhi dell’attrice e si radicano nel cuore del pubblico. Il lavoro, che cerca di andare oltre il vittimismo dell’illegalità è stato presentato in anteprima il 9-10-11 maggio 2014 ad Officina Teatro di Caserta con la produzione di Gaetano Ippolito. Il sudore e l’umiltà di tutto il cast rende curiosi di assistere alla crescita di uno spettacolo che sfoltito dal superfluo, ha i numeri e gli intrepreti giusti per far parlare la speranza.

 “Si cresce solo quando si gioca, altrimenti si è fermi”

Anita Laudando

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Il discorso è composto da idee, parole, fatti ed esperienze con il fine di in-formare coscienze libere e responsabili. Le cose sono invisibili senza la luce, le parole sono vuote senza un discorso.

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