Il Teatro Nuovo «Giovanni da Udine» venerdì 30 maggio aprirà il sipario su una prima esecuzione europea assoluta: la “comedie furlane” «Va vilote puartade dal vint» del M.o Rodolfo Kubik.
Si tratta di un’opera musicale pressoché unica nel suo genere, il cui titolo prende origine dai delicati versi di «Gnot in montagne» del poeta carnico Enrico Fruch.
L’importanza di questa proposta deriva innanzitutto dall’autore: molto noto in Argentina, anche per aver ricoperto importanti e prestigiosi incarichi pubblici relativi alla musica e destinatario di attestazioni di merito da parte di personalità come Antonio Illersberg e Arnold Schoenberg.
La forza di quest’opera sta nella sopraffina capacità dell’autore di mescolare tra loro le linee melodiche delle villotte friulane con i ritmi argentini attraverso le nuove regole armoniche della dodecafonia: ciò consente l’accesso di tutto ciò che è ritenuto “popolare” e quindi intrinsecamente povero o dozzinale alla musica colta, a quegli stessi teatri che hanno ospitato Beethoven, Brahms, Verdi…
Lo sforzo per allestirla e offrirla invece nella sua interezza è notevole: basti pensare al coinvolgimento di 14 cantanti solisti fra cui spiccano i protagonisti di fama internazionale Diana Mian e Federico Lepre, 8 attori, 8 danzatori, circa 70 coristi, 18 etnodanzatori, circa 50 orchestrali, circa 12 tecnici – per un totale di circa duecento persone compresa l’area organizzativa. L’attenzione è stata ovviamente rivolta al coinvolgimento (dove e quanto più possibile) di persone del e sul territorio. Invece, per garantire la massima obiettività nella realizzazione, volutamente il direttore d’orchestra e il regista sono rispettivamente di origini bellunesi e romane.
Per garantire la massima visibilità all’opera del M.º Kubik, il progetto prevede anche la pubblicazione della partitura orchestrale integrale, riveduta e corretta analiticamente dal M.º Francesco Zanon e con un’importante prefazione musicologica.
La nota casa discografica Bongiovanni di Bologna ha già manifestato il proprio interesse per l’opera, che verrà dunque registrata durante le prove generali e in occasione dell’esecuzione, per poi costituire un cofanetto audio che entrerà nel catalogo dell’editrice.