‘Delitti Rock’ l’indagine sui Miti della musica

Ieri si è svolta la seconda delle dieci puntate della serie ‘Delitti Rock’, in onda tutti i lunedì dalle 23.30 su rai 2. Il programma scritto dal giornalista musicale Ezio Guaitamacchi (autore dell’omonimo libro Delitti Rock) e condotto dall’attore Massimo Ghini, racconta le tragiche e misteriose morti dei gradi miti della musica (per citarne alcuni John Lennon, Jimi Hendrix, Jim Morrison).

Durante la puntata lo spettatore è catturato dalla narrazione dell’evento, grazie al contributo di filmati, tra cui i luoghi dove si sono svolti i fatti, e da immagini di repertorio; non mancano poi le interviste esclusive, le testimonianze attuali e il tributo musicale all’artista, vero protagonista della puntata. Ogni spettatore entra a far parte dell’indagine e, attraverso l’evolversi del racconto, si cala fino in fondo nel mistero della morte, rivivendo gli ultimi tragici attimi assieme al Mito, che ritorna inderogabilmente Uomo.

Un’ora filata di inchiesta musicale, senza alcuna interruzione pubblicitaria, per una trasmissione che soffre evidentemente della collocazione ingiustificabile in seconda serata.

Mi sembra evidente che la Rai abbia raggiunto una crisi di identità, propinando programmi stranoti, minestre riscaldate, che non attraggono più la maggior parte degli spettatori televisivi. Oltretutto per adeguarsi alle altre reti televisive offre un maggior numero di ‘programmi spazzatura’, a discapito di trasmissioni intelligenti e intriganti, con l’unico risultato di far colare a picco gli ascolti.

‘Delitti Rock’, insieme a molti altri programmi, meriterebbe una visibilità maggiore per la qualità che offre e per l’utilità informativa e artistica che ricopre. Penso che la Rai dovrebbe puntare maggiormente su trasmissioni di livello, lasciando i programmi banali e stupidi alle altre reti, per tornare a essere una televisione apprezzabile, degna dei grandi successi che l’hanno caratterizzata negli anni.

Nelle prossime puntate: