Il »musicattore« Luigi Maio conquisterà nuovamente il pubblico con il suo carisma nell’unica replica dell’opera da camera di Igor Stravinskij Histoire du soldat (La storia del soldato) in programma venerdì 6 giugno alle ore 20.30 al Castello di Rubbia. L’evento rientra nell’ambito del progetto Kras@event@Carso ed è stato presentato in prima assoluta la scorsa settimana nella tenuta Castelvecchio di Sagrado. La replica andrà in scena a Savogna, in una cornice suggestiva dove il pubblico potrà apprezzare le capacità espressive dell’attore, considerato il miglior interprete italiano di questo ruolo, nella narrazione della storia russa del soldato e del suo fatale incontro con il diavolo sulla strada di casa. Lo sosterranno i musicisti dell’associazione Arsatelier: il violinista triestino Črtomir Šiškovič, il contrabbassista Fabio Serafini, il clarinettista Sebastiano Marzullo, il fagottista Aligi Voltan, Roberto Caterini alla cornetta, Erik Žerjal al trombone e il percussionista Giorgio Fritsch sotto la direzione di Danilo Marchello. L’opera, risalente al 1918, si ricollega al tema dell’anniversario della prima guerra mondiale anche nella forma, ovvero l’organico minimalista con il quale riflette i tempi di crisi e l’esigenza del compositore di avere a disposizione un’opera capace di essere facilmente spostata da un piccolo palcoscenico all’altro. In caso di maltempo lo spettacolo verrà messo in scena nel Kulturni dom di Savogna d’Isonzo.
L’ingresso è libero, ma si raccomanda la prenotazione (0481-532163).
In apertura di serata, alle ore 19.00, verrà inaugurata al castello di Rubbia l’ultima tappa della mostra fotografica itinerante Architettura del Carso, che comprende dettagli di paesi carsici nell’obbiettivo di quattro fotografi della provincia di Gorizia (Marino Černic, Karlo Ferletič, Joško Prinčič e Viljem Zavadlav). La mostra sarà visitabile negli spazi della trattoria Al Castello di Rubbia di Savogna d’Isonzo. Il progetto KRAS@event@CARSO è organizzato dal Centro sloveno di educazione musicale Emil Komel con la collaborazione del Kulturni dom di Gorizia, del Centro internazionale di musica e arte Arsatelier, delle associazioni Juliaest e Hrast, dei quattro comuni coinvolti e del Consorzio Collio – Carso, che dopo ogni evento offre la degustazione di vini locali.