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Le serate, dal titolo “A Sarajevo il 28 giugno” al Museo della Guerra De Henriquez

Per ricordare il centenario dellattentato di Sarajevo il Comune di Trieste organizza, in collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, due serate di teatro nella sede del futuro Museo di guerra per la pace Diego de Henriquez. Le serate, dal titolo A Sarajevo il 28 giugno nascono dal testo di Gilberto Forti per la regia di Franco Però e da unidea di Paolo Rumiz. Ne saranno interpreti fra gli altri Ariella Reggio, Antonio Salines, Fulvio Falzarano, Ester GalazziAppuntamento il 28 e il 29 giugno alle ore 20.30, biglietti già in vendita presso i punti vendita del Teatro Stabile

A Sarajevo il 28 giugno: due serate di teatro nella sede del futuro Museo di guerra per la pace Diego de Henriquez” per ricordare il centenario dellattentato di Sarajevo. È questa la nuova iniziativa del Comune di Trieste organizzata in collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

Le serate, nascono dal testo omonimo di Gilberto Forti per la regia di Franco Però e da unidea dello scrittore e giornalista Paolo Rumiz. Si tratta di una decina di testimonianze di quel fondamentale momento storico, che verranno interpretate da diversi attori in alcuni suggestivi spazi del Museo, in anteprima aperto al pubblico proprio nelloccasione, la sera di sabato 28 e domenica 29 giugno.

«Quel 28 giugno di cent’anni fa – scrive il regista – due colpi di cannone fecero rullare i tamburi in tutta Europa, e nelle fabbriche si misero all’opera per costruire nuove, impressionanti macchine da guerra. Per un mese, un mese esatto rimasero nascoste, pronte ad entrare in azione e portare via il mondo di ieri, per gettarci nel Moderno. Alcuni compresero quei colpi, altri intuirono qualcosa, altri ancora non si resero conto, non videro le armi nascoste. Il 28 giugno iniziò quel terribile work in progress che il 28 luglio vide il suo primo compimento.

Il lavoro di Gilberto Forti e l’intuizione di Paolo Rumiz ci raccontano quel mondo di ieri nel momento in cui inizia la sua svolta finale, attraverso le parole di quelli che, nei tanti paesi, quel mondo e quel momento li avevano vissuti.

Venne dopo molti anni un testimone e poi un altro…Furono ascoltati, e ciascuno offrì la sua versione, con circostanze, nomi, altri dati. Sì, tutti erano testi volontari, giunti da varie parti dell’impero. Benché fossero testi immaginari, pure ognuno di essi era nel vero

A Sarajevo il 28 giugno che Franco Però incastonerà sapientemente in alcuni suggestivi scorci del Museo De Henriquez si avvale di un interessantissimo cast d’interpreti: Ariella Reggio, Antonio Salines, Fulvio Falzarano, Paolo Fagiolo, Ester Galazzi, Gualtiero Giorgini, Adriano Giraldi, Riccardo Maranzana, Maurizio Zacchigna, talenti corregionali di cui il pubblico conosce il talento. E interpreterà straordinariamente una delle testimonianze anche lo scrittore e giornalista cui si deve l’idea di questa iniziativa, Paolo Rumiz.

A Sarajevo il 28 giugno è generato da una fruttuosa collaborazione fra il Comune di Trieste, i Civici Musei di Storia ed Arte e il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia salutata molto positivamente alla conferenza di annuncio dell’evento (che si è tenuta lo scorso venerdì) sia dall’Assessore comunale alla Cultura Franco Miracco, che dalla direttrice dei Civici Musei Maria Masau Dan che dal presidente dello Stabile regionale Budin.

I biglietti per seguire le serate di teatro al Museo si possono acquistare in prevendita a soli 5 euro presso la Biglietteria del Politeama Rossetti e tutti i punti vendita del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: si potranno acquistare i posti ancora disponibili anche sul luogo dello spettacolo a partire da unora prima dellinizio (quindi dalle 19.30) nelle sere del 28 e 29 giugno. La biglietteria del Politeama Rossetti segue lorario dapertura estivo, da lunedì a venerdì dalle ore 9 alle 14. Si può contattare la biglietteria tramite il centralino del Teatro al numero 040-3593511.

About Enrico Liotti

Giornalista Pubblicista dal 1978, pensionato di banca, impegnato nel sociale e nel giornalismo, collabora con riviste Piemontesi e Liguri da decenni.

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