Nuovi appuntamenti con CineInCittà, la rassegna di cinema all’aperto organizzata dalle circoscrizioni cittadini nelle aree verdi cittadine.
Due nuovi appuntamenti “da Oscar” con CineInCittà, la rassegna di cinema all’aperto organizzata dalle circoscrizioni cittadini nelle aree verdi cittadine.
Si parte domani, martedì 22 luglio alle 21.30 nell’arena di via Amalteo con “Gravity”, pellicola di fantascienza del 2013 diretta, da Alfonso Cuarón e con Sandra Bullock e George Clooney come protagonisti. Il film ha ottenuto ben 10 candidature all’86ª edizione dei premi Oscar, aggiudicandosi 7 statuette: miglior regia ad Alfonso Cuarón, migliori effetti speciali, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior colonna sonora, miglior sonoro e miglior montaggio sonoro. Gli astronauti Ryan Stone e Matt Kowalsky, questa la storia, lavorano ad alcune riparazioni di una stazione orbitante nello spazio quando una catena di eventi scaraventa loro una tempesta di detriti. L’impatto è devastante, distrugge la stazione e li lascia a vagare nello spazio nel disperato tentativo di sopravvivere e trovare un modo per tornare sulla Terra.
In caso di maltempo la proiezione verrà sposta a domenica 27 luglio
Mercoledì 23 luglio alle 21.30 nell’arena di via Divisione Garibaldi Osoppo verrà proiettato invece “12 anni schiavo”, vincitore come miglior film all’ultima edizione degli Oscar. Diretto da Steve McQuee e finito di girare nel 2013, “12 anni schiavo” è tratto dall’omonima autobiografia di Solomon Northup, scritta nel 1853. Di tutto rispetto il cast che vede impegnati Chiwetel Ejiofor nel ruolo del protagonista, Michael Fassbender, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Paul Giamatti, Brad Pitt, quest’ultimo anche produttore della pellicola, e Lupita Nyong’o, vincitrice dell’Oscar come migliore attrice non protagonista. Il film racconta la storia vera di Solomon Northup, che nel 1841, nonostante fosse un uomo libero, venne rapito e portato in una piantagione di cotone in Louisiana come schiavo, per rimanerci fino al 1853. Tutta colpa delle diverse leggi che regnavano negli Stati americani, per cui a Washington (dove avvenne il rapimento) la schiavitù era legale, a differenza di quello che succedeva a New York, città in cui viveva normalmente Northrup. Responsabili dei dodici anni di schiavitù dell’uomo furono due bianchi, che con l’inganno lo portarono nella capitale americana e poi lo privarono dei documenti che provavano il suo status di uomo libero.
In caso di maltempo il film verrà riproposto, sempre alla stessa ora e nello stesso luogo, sabato 26 luglio.
Per informazioni: PuntoInforma 0432 414717.