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Dopo l’anteprima in centro a Trieste in piazza Verdi con la Bojan Ristić Orkestar, la fanfara serba dell’orchestra rom di Elvis Bajramović e il gruppo folcloristico dell’associazione serba Vuk Karadžič e il concerto della Fanfara Ciocărlia nella bellissima Cava di Rupinpiccolo giovedì sera, nel weekend appena trascorso il festival balkan Guča sul Carso si è congedato nella sua location originaria di Borgo Grotta Gigante. Due serate di grande musica, di specialità gastronomiche della tradizione serba e un mix di culture e tradizioni balcaniche arricchite dall’incrocio con il Mediterraneo, grazie alla presenza di gruppi provenienti anche dalla Grecia, dalla Romania e dall’Italia. Venerdì sera una grande festa dal sapore ska con i Dubioza Kolektiv, scandita anche dai ritmi virtuosi della serba Ekrem Mamutović Orkestar e dal curioso show “balkan grill” tra consolle e griglia; la seconda, quella di sabato, è stata una grande festa multiculturale in musica che, partendo dalla tradizione ellenica dei Koza Mostra, si è spostata verso la cultura macedone con la Dzambo Aguševi Orkestar, passando per la musica onirica degli italiani Radio Zastava, per un vero meltin pot artistico ad alto tasso adrenalinico.
Guča sul Carso – organizzato dall’Associazione Culturale Altramusica con il patrocinio del Comune di Sgonico e in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia – si è confermato così come il più importante festival balkan d’Italia, capace di portare a Trieste oltre 5mila curiosi e appassionati di un genere, quello balkan, che fa dei ritmi in levare e della gioia di vivere i suoi cardini principali.
