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Serata evento con KEN-HENSLEY tastierista degli URIAH HEEP – PRO-LOCO-ARBA il concerto dell’8 agosto 2014

Nell’ambito della “Fieste sot il grupisignar” di Arba, l’8 agosto si è esibito nientemeno che Ken Hensley, uno dei fondatori degli Uriah Heep – gruppo heavy progressive inglese degli anni settanta – nonché polistrumentista e autore di alcuni fra i brani più belli della band inglese. Co-fondatore (insieme a Mick Box e David Byron) ed ex-leader indiscusso degli Uriah Heep nel periodo 1970/1981 – figura carismatica dalla dirompente personalità che causerà non pochi attriti nel corso degli anni fino alla sua dipartita dal gruppo proprio nel 1981 – Hensley è considerato tutt’oggi il miglior organista Hammond in ambito rock (gli tenevano testa Jon Lord dei Deep Purple recentemente scomparso, e Gary Brooker dei Procol Harum). Venerdì sera ad Arba l’atmosfera era quella tipica della sagra di paese con i classici chioschi e le file di tavoli e panche allineati per godersi all’aperto le serate estive, anche il programma degli intrattenimenti era quello classico da sagra ma la Pro Loco di Arba ha calato l’asso con questo concerto che ha richiamato gli appassionati del progressive da varie parti della regione e non solo; a tal proposito la palma dei fans più affezionati la merita sicuramente la coppia cagliaritana che, trovandosi in ferie a Ravenna, ha deciso di sobbarcarsi il viaggio fino ad Arba per assistere allo spettacolo del loro beniamino.

FOTO DI DARIO FURLAN:

Hanno aperto la serata gli Aerrebi, ottima band locale che ha riscaldato gli animi spaziando nel  repertorio hard-rock degli anni 80/90 (Scorpions, Whitesnake, ecc.) per poi lasciare il posto a mister Hensley che ha introdotto  il concerto con una acustica Free Me degli Uriah  Heep, proponendo poi, sempre alla chitarra acustica, un paio di brani della sua carriera solista e incantando il pubblico – non molto numeroso, a onor del vero – con la sua voce calda e armoniosa. Le tastiere erano già pronte ad aspettarlo, così dopo l’esecuzione al piano elettrico di due classici come Tales e Rain degli U. Heep,  Ken Hensley ha attaccato con Illusion (da Innocent victim – U. Heep) ed è quindi salito sul palco Roberto Tiranti – ex New Trolls e già collaboratore di Hensley con i Live Fire nonché ex leader della band prog-metal toscana Labyrinth – che ha avuto il compito di accompagnarlo al basso e di interpretare le songs degli Uriah Heep, compito egregiamente portato a termine grazie anche alla sua padronanza del palco.

FOTO DI DARIO FURLAN

Con l’ingresso di Simone Bistaffa alla chitarra e Paolo Sburlati alla batteria, Ken Hensley si è seduto all’Hammond sfoderando tutta la sua classe; spesso curvo sui tasti dell’organo elettrico ha proposto una serie di brani interamente tratti dal repertorio degli Uriah Heep, con le sonorità inconfondibili della band inglese evidenziate dal sapiente uso dell’Hammond sono così state eseguite, fra l’altro, alcune delle hit della band quali Easy livin’, Gypsy, July morning e da ultimo, con Hesley di nuovo alla chitarra acustica, una lunghissima versione di Lady in black, brani che hanno infiammato il pubblico riportandolo ai mitici anni settanta. Il bis The longest night (dal CD con i Live Fire) ha infine chiuso un concerto che, per quanto ottimamente pubblicizzato, avrebbe forse meritato un seguito maggiore, se non altro per il pezzo di storia musicale che Ken Hensley ha contribuito a scrivere. Dopo il concerto Hensley, come da lui preannunciato durante lo spettacolo, si è concesso ai fans per autografi e foto ricordo, rendendosi molto disponibile ad assecondare tutte le richieste pervenutegli e non mancando di autografare le copertine dei vinili d’epoca sia della sua vastissima produzione personale sia degli Uriah Heep che, seppur non assurti a celebrità di gruppi come Led Zeppelin, Rolling Stones, Deep Purple (solo per citarne alcuni), sono tuttora una delle band con il più vasto seguito di fan club in tutto il mondo. Si è chiusa quindi una serata che ha portato ad Arba un mito della musica heavy progressive che non vuole tramontare, come non vogliono sentirsi “vecchi” gli appassionati fans che hanno seguito l’intero concerto forse pensando con nostalgia agli anni trascorsi sperando di aver lasciato qualcosa di buono alle nuove generazioni.

Ancora momenti del concerto in altre foto di Dario Furlan .

La set list:

 

acoustic guitar:

1- Free me (U. Heep – LP “Innocent victim”)

2- I don’t wanna wait (solo)

3- Wise man (U. Heep – LP “Firefly”)

4- Slippin’ away (dal primo CD con i LIVE FIRE)

 

con piano elettrico:

5- Tales (U. Heep – LP “The magician’s birthday”)

6- Rain (U. Heep – LP “The magician’s birthday”)

 

con Roberto Tiranti e piano elettrico:

7- Illusion (U. Heep – LP “Innocent victim”)

 

con gruppo al completo (tutti brani degli U. Heep):

8- Sunrise (“The magician’s birthday”)

9- Easy livin’ (“Demons & wizards”)

10- Sweet freedom (“Sweet freedom”)

11- Rainbow demon /Stealin’ (rispett. da “Demons&wizards e “The magician’s birthday”)

12-Gypsy (da “Very eavy…very umble”)

13- The wizard (da “Demons & wizards”)

14- July morning (da “Look at yourself”)

15- Lady in black (da “Salisbury”)

 

A cui è seguito il bis

16- The longest night (dal secondo e recente CD con i LIVE FIRE)

 

 

                                                                                  Dario Furlan (ha collaborato Adriano Balus)

About Dario Furlan

Fotografo free lance e giornalista pubblicista. Segue da anni il panorama musicale internazionale - ma anche locale - con particolare predilezione per quanto riguarda il rock (in tutte le sue derivazioni), il folk ed il blues nonché la musica in lingua friulana. Cultore di "motori e rally", dei quali vanta una conoscenza ultradecennale, è anche atleta nella disciplina ciclistica della mountain bike.

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