Festeggia trent’anni il Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, il riconoscimento nato a Oliveto Citra, in provincia di Salerno a seguito del tragico terremoto in Irpinia del 1980, che mira a valorizzare i percorsi di sviluppo, i risultati positivi in campo sociale, economico e culturale, il desiderio di cambiamento delle giovani generazioni e la rinascita di un territorio così fortemente provato dagli eventi calamitosi.Questi i temi delicati e positivi con il quale si sviluppa, dal 5 al 13 settembre a Oliveto Citra, il Premio Sele d’Oro Mezzogiorno assegnando riconoscimenti ai saggi e ai servizi giornalistici incentrati sui problemi e sulle prospettive di crescita delle regioni meridionali nel contesto dell’Europa e dell’area del Mediterraneo e alle iniziative imprenditoriali che appaiono dotati di elementi significativi di originalità.Tanti i concorsi in gara: Demo d’Autore, riservato ai giovani talenti musicali italiani realizzato in collaborazione con Giammaurizio Foderaro di Radio Rai2, Bona Praxis, dedicato ai progetti di sviluppo promossi nel Mezzogiorno d’Italia, il concorso culturale che assegnerà i riconoscimenti nelle categorie Saggi, Saggi inediti, Giornalismo, Imprenditoria giovanile, infine Mezzogiorno e 35 mm – Corti dal Sud dedicato a cortometraggi in grado di “leggere” e raccontare in maniera originale e non conformistica aspetti specifici della multiforme realtà del Mezzogiorno d’Italia e infine il Festival teatrale nazionale che, abbinato al Sele d’Oro da oltre un decennio, porta da sempre in primo piano opere di autori contemporanei per lo più incentrati su tematiche di forte richiamo sociale. Anche quest’anno, in gara compagnie provenienti da varie regioni italiane e uno spettacolo fuori concorso. Attorno ai vari premi, poi, un fitto programma di incontri culturali, dibattiti, workshop con esperti e spettacoli musicali. I seminari del Sele d’Oro dedicati alle prospettive di sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno d’Italia, I caffè delle idee nel corso dei quali i giovani potranno, quotidianamente, confrontarsi in maniera libera, diretta e interattiva con i protagonisti della cultura, della politica e dell’economia; e Exempla – mutamenti in mostra il percorso espositivo aperto alla partecipazione di enti, associazioni e agenzie impegnate a vario titolo nella promozione della condizione giovanile.
Nato come movimento spontaneo di riflessione sulle opportunità e i rischi connessi al processo di industrializzazione che fece seguito al Sisma del 1980, in questo lungo arco di tempo il Sele d’Oro si è sforzato di “portare la sua pietra”, offrendo il proprio contributo d’idee e di progetti alla rinascita di un territorio così fortemente provato dagli eventi calamitosi. Guidata con lucidità e passione da Michele Tito, vera anima del Premio e presidente di Giuria fino alla sua scomparsa, la manifestazione si è inoltre sforzata di essere una delle tante voci di quel Sud che non sceglie la rassegnazione, ma preferisce lavorare alla costruzione del proprio futuro. Da ormai trent’anni, il Premio Sele d’Oro Mezzogiorno rappresenta una delle voci di quel Sud che ha voglia di crescere, promuovendo percorsi di riflessione e di approfondimento sui temi del Mezzogiorno.
La 30° edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno è realizzata con il cofinanziamento dell’Unione Europea POR CAMPANIA FESR 2007-2013, Obiettivo Operativo 1.12 “Scoperta della Campania”, patrocinata dalla Regione Campania e dall’Amministrazione provinciale di Salerno, che negli anni passati ha già avuto il privilegio di essere posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano.
Per informazioni è possibile telefonare al numero 334.1279577 mandare una mail a [email protected] o visitare il sito www.seledoro.eu