Serata speciale, domani venerdì 5 settembre alle 17.30, Casa Cavazzini. Il nuovo museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine, infatti, ospiterà un incontro con Attiliana Argentieri Zanetti, considerata una delle più importanti rappresentanti della Fiber Art in Italia, pratica che unisce fibre tessili e materiali industriali nella realizzazione di installazioni di allusione organica. A parlarne
con lei saranno Pier Francesco Busetto della Biblioteca Civica di Pordenone, Gilberto Ganzer già direttore del Museo Civico d’Arte di Pordenone e la giornalista Margherita Reguitti. Nel corso dell’incontro verrà proiettato anche il video documentario “Attiliana Argentieri Zanetti e l’Arte Tessile”, realizzato dal fotografo e fotoreporter Luigi Vitale, che illustra il percorso compiuto dall’artista in oltre cinquant’anni di attività attraverso la riscoperta di tecniche tradizionali (come il soumak, il bouclé e il nodo rya) e il continuo aggiornamento sui moderni materiali tessili. Argentieri Zanetti sviluppa le proprie conoscenze artigianali su scala monumentale, dando corpo a installazioni scenografiche che si impongono attraverso il colore e la texture dei filati. Diplomatasi nel 1950 nella sezione di “Arte tessile” all’Istituto Statale d’Arte di Venezia, Attiliana Argentieri Zanetti riceve, fin dai primi anni di attività, importanti riconoscimenti: è tra le prime espositrici di Ca’ Pesaro, partecipa alle mostre organizzate presso la Fondazione Bevilacqua la Masa e nel 1956 esordisce alla Biennale di Venezia, presenza poi riconfermata alle edizioni del 1960, 1968 e 1970. Il desiderio di approfondire la conoscenza della Fiber Art la porta poi a frequentare il Centre International d’Etude des Textiles Anciens di Lione, del quale è tutt’ora membro attivo. Stabilitasi a Udine dal 1971, dirige per più di un decennio (fino al 1985) la cattedra di Progettazione tessile presso l’ISA e negli stessi anni studia i “manoscritti dei tessitori friulani”, curando importanti rassegne sulla manifattura settecentesca di Jacopo Linussio.