Ritorna in scena al Politeama Rossetti dove ha vissuto poco più di un anno fa il suo esordio assoluto, Magazzino 18, produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia assieme a Promo Music, scritto e interpretato da Simone Cristicchi per la regia di Antonio Calenda.
Lo spettacolo sarà nuovamente in scena a Trieste da giovedì 6 a domenica 9 novembre e sarà certo impossibile – per chi l’ha vissuto – non riandare con la mente al suo emozionante debutto.
Le ultime prove di Magazzino 18, prima dell’alzata del sipario infatti erano state caratterizzate da un lato, in palcoscenico, dal fervore positivo degli ultimi aggiustamenti della messinscena. Dall’altro lato, in quelle stesse ore, il tema affrontato dallo spettacolo, per la prima volta in una così esplicita forma teatrale (quello dell’esodo giuliano dalmata) sollevava potenti polemiche politiche che sono rimbalzate con clamore sui media locali e nazionali e un’incredibile tensione.Ma alla fine di Magazzino 18 nessuna polemica, nessuna tensione ha potuto resistere agli applausi scroscianti, all’emozione positiva in cui si sono sciolti i pregiudizi. Ed è bello che accanto al chiaro successo teatrale, quest’atmosfera positiva ed entusiasta abbia accompagnato da allora ogni tappa dello spettacolo, da Roma ai piccoli centri della Croazia, alla tournée già in corso nella stagione 2014-2015 (in questi giorni Cristicchi sta recitando al Teatro Bellini di Napoli e poi sarà al Teatro Carcano a Milano, di nuovo Roma, Venezia…). Ulteriori esiti di prestigio ha ottenuto lo spettacolo: come la scelta di Rai Uno di trasmettere la registrazione integrale di Magazzino 18 nel Giorno del Ricordo, dopo una puntata speciale di Porta a Porta (registrazione realizzata e prodotta dalla sede Rai del Friuli Venezia Giulia), il riconoscimento dato a Simone Cristicchi dal Comune di Trieste, e poi i premi, fra cui la Rosa d’Argento dell’Associazione Commercianti al Dettaglio e il recente Premio “Le Maschere del Teatro”, ottenuto per le migliori musiche. E se a settembre Magazzino 18 ha realizzato la sua prima “uscita” dal continente, replicando a Toronto, è certo che l’esperienza canadese non è che il prologo di una più vasta avventura internazionale.
Magazzino 18 è incentrato su una pagina dolorosa e mai abbastanza conosciuta della storia d’Italia, che trova nel porto Vecchio di Trieste un proprio “simbolo”, appunto il “Magazzino 18” che dà il titolo allo spettacolo. È un “luogo della memoria” particolarmente toccante: era infatti il deposito dove gli esuli – prossimi ad affrontare lunghi periodi in campo profughi o viaggi verso lontane mete – lasciavano le loro proprietà (effetti personali, mobili, fotografie, quaderni, stoviglie, utensili da lavoro che rimangono ancora lì accatastati) in attesa in futuro di rientrarne in possesso. Dopo la seconda guerra mondiale, con il trattato di pace del 1947, l’Italia perdette vasti territori dell’Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero – davanti a una situazione intricata e irta di lacerazioni – di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane.Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d’animo, con quale sofferenza intere famiglie impacchettarono tutte le loro cose e si lasciarono alle spalle le loro città, le case, le radici. Davanti a loro si prospettavano difficoltà, povertà, insicurezza, spesso sospetto e una vita piena di nostalgia: la stessa che pervade la canzone di Simone Cristicchi Magazzino 18e le altre create per lo spettacolo e intrecciate alle parti recitate in una fusione di canto e musica, parole, poesia e immagini storiche in questo applaudito Musical Civile.Un racconto che prende forma sulla scena grazie all’esperienza registica di Antonio Calenda che fa del teatro lo strumento per una riflessione importante e necessaria su un passato da conoscere per affacciarsi al presente con consapevolezza e armonia.Il pubblico segue l’avventura di uno sprovveduto archivista romano, inviato dal Ministero a redigere un inventario in quel magazzino; incontrerà lo “spirito delle masserizie” e gli altri protagonisti le cui storie sono nascoste tra i loro privati, semplici oggetti. Fondamentale l’apporto della FVG Mitteleuropa Orchestra, diretta dal Maestro Valter Sivilotti che esegue dal vivo la partitura dello spettacolo. Assieme a Cristicchi sul palco, il coro di bambini della scuola StarTs Lab.
Le scenografie sono di Paolo Giovanazzi, le luci di Nino Napoletano.
Magazzino 18 va in scena da giovedì 6 a domenica 9 novembre si replica alle 20.30 tranne la domenica in cui si inizia alle ore 16. I biglietti sono disponibili presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti e accedendo attraverso il sito www.ilrossetti.it all’acquisto on line. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.