“A presidio di pace e sicurezza della Repubblica italiana nel mondo”. Con queste parole il sindaco di Trieste Roberto Cosolini ha consegnato al capitano di fregata Marco Bagni, comandante della nave “Virginio Fasan”, il vessillo di combattimento donato dalla nostra città alla nuova unità della Marina Militare Italiana e che accompagnerà la sua vita e suo il servizio nei mari. La solenne e partecipata cerimonia si è svolta questa mattina (mercoledì 5 novembre) in piazza Unità d’Italia a Trieste, alla presenza di autorità civili, militari e religiose e rappresentanti di associazioni combattentistiche e d’arma. Oltre al sindaco Cosolini erano presenti, tra gli altri, il prefetto Francesca Adelaide Garufi, il presidente della Regione Debora Serracchiani, il presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat e l‘arcivescovo Giampaolo Crepaldi. Alla cerimonia sono intervenuti i Capi di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi e della Difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e il sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi.
A più voci è stato ricordato il forte legame tra la città di Trieste (che ha celebrato quest’anno il 60° anniversario del suo ritorno all’Italia) la Marina Militare Italiana e le Forze armate. Sono stati evidenziati gli alti valori e profusi sul fronte della libertà, della sicurezza e della solidarietà umana, con un particolare ricordo del maresciallo Virginio Fasan, medaglia d’oro al valor militare alla memoria, che il 9 settembre del ’43 si immolò eroicamente a bordo della Vivaldi.
La nave “Fasan” è assieme alla Cavour (anche questa presente alla cerimonia sul fronte acqueo davanti a piazza Unità) una della unità tecnologicamente più avanzate e moderne della Marina. Varata nel 2012, con 7 mila tonnellate di dislocamento è la seconda delle Fremm (fregate europee multi-missione, a bassa tracciabilità radar e multiruolo) è già stata impegnata attivamente nell’ambito dell’ operazione “Mare Nostrum”, che come noto ha visto trarre in salvo complessivamente 140 mila esseri umani, 100 mila dei quali proprio dalla Marina Militare.