Azalea Promotion e Live Nation, in co-organizzazione con il Comune di Trieste e con la collaborazione de Il Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ha riportato Enrico Brignano al Politeama Rossetti con il suo nuovo spettacolo: Evolushow. Spettacolo ricco di sorprese che ha debuttato i primi di novembre è sarà in tournée per tutto l’autunno , fino al 27 gennaio dove approderà sul palcoscenico del Teatro Sistina di Roma. Brignano è ripartito dal Big Bang per riflettere e far riflettere sulla Terra e la sua evoluzione con gli esseri umani, affondando con la consueta ironia nelle pieghe più paradossali del nostro presente ipertecnologico. Tutto nasce dall’interrogativo che il comico si è posto sulle “imperfezioni” dell’evoluzione della specie, e sui suoi paradossi. “Se è vero, per esempio, che il nostro corpo è una macchina perfetta che capisce da sola di cosa ha bisogno e se è vero che l’organismo accumula grasso per prepararsi alle carestie, perché il mio corpo non ha ancora capito che sotto casa c’ho un supermercato e quando lo avverto che sto per mangiare una carbonara e quindi non serve che accumuli grassi perché ne mangerò un’altra pure domani, lui non capisce?” E gli esseri umani non sono che un puntino nella vita della Terra! Se si riportasse ad un anno solare l’esistenza del nostro pianeta e fissassimo la sua nascita il primo di gennaio, la comparsa
dell’uomo dovrebbe essere collocata a dicembre, durante i fuochi d’artificio», da questo punto di partenza si sviluppano tutti i suoi monologhi con la solita ironia e grande vocazione comica. Il divertimento dell’artista si sviluppa sulle nuove abitudini dovute alle ultime scoperte tecnologiche che persino durante gli ultimi compleanni della nonna, mentre lei spegne le sue cento candeline, i nipoti sono
distratti dal cellulare che viene riempito di fotografie che non stamperemo mai su hardware di misure “tera-tera”, che non possiamo nemmeno immaginare a quanta della nostra memoria corrispondano, senza minimamente esser presenti al fatto che la nonna abbia raggiunto un traguardo ragguardevole. Si parte dalla constatazione che ogni pezzo comico, ogni cavallo di battaglia dato in pasto ad internet invecchia molto più velocemente di prima, e se ne perde presto la paternità. In questo show le tecnologie appaiono come un alleato e non un nemico con la presenza sul palco di un maxi schermo 4 metri per 18 dove il protagonista solo in scena interagisce con immagini e presenze virtuali come ormai fanno tutti, tutti i giorni, con Skype o WhatsApp. Ci sono canzoni, poesie e una lettera ai giovani che il comico sottolinea di aver scritto con la penna e non solo coi pollici come vorrebbero le nuove tecnologie. Il nuovo spettacolo si basa sul corollario che i nostri tempi consumano tutto rapidamente e quindi è meglio prendere tutto allegramente e ridere anche delle nostre nuove assurde abitudini. Il racconto si snoda all’interno di una scenografia tecnologicamente avanzata, con un disegno luci suggestivo, con la magia di presenze virtuali che hanno interagito con Brignano sul palco durante le quasi tre ore di spettacolo regalate dal comico all’entusiasta pubblico triestino.
Enrico Liotti
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