Oggi 18 novembre presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche del Polo Economico-Giuridico dell’Università degli Studi di Udine si è tenuto il consueto appuntamento con gli addetti all’Ufficio Analisi e Ricerca Economica Territoriale della Banca d’Italia sull’ andamento dell’economia del Friuli Venezia Giulia. Dopo i saluti del direttore della Banca d’Italia Pietro Sambati e la relazione degli addetti all‘Ufficio di ricerca della Banca d’Italia Tiziana Sodano e Achille Puggioni, sono intervenuti per l‘Università di Udine Francesca Visintin , professore associato di organizzazione aziendale e Ernesto Cassetta, professore aggrecato di economia industriale. Dopo periodi abbastanza neri, per la prima volta nella prima parte dell’anno la domanda estera rivolta all’industria regionale ha mostrato una lieve ripresa. La perdurante debolezza della domanda interna si è riflessa, invece, sulla componente domestica delle vendite delle imprese industriali, sulle vendite delle imprese commerciali al dettaglio e sulle presenze turistiche italiane. L’indagine relativa all’aggiornamento congiunturale riportata dall”ultimo settembre presso le imprese industriali continua ad evidenziare tendenze diversificate sull’andamento del fatturato nei primi tre trimestri dell’anno; con un leggero ottimismo si evince per il semestre successivo la speranza di previsioni di una stabilizzazione o di un aumento degli ordini che frenano leggermente il forte trascorso di crisi che ha toccato anche la nostra regione.. Nell’anno in corso gli investimenti hanno continuato la loro frenata facendo scendere ancora gli indici economici , nell’edilizia la diminuzione dei livelli di attività è proseguita, ma a un ritmo più contenuto; nel mercato immobiliare le transazioni sono lievemente calate, dopo essersi stabilizzate nell’anno precedente. Le condizioni del mercato del lavoro continuano a pagare gli effetti della fase economica che si sta vivendo pure in presenza di un lieve aumento degli occupati. Cresce il numero delle persone in cerca di occupazione e il ricorso agli ammortizzatori sociali si è ulteriormente intensificato. Nella prima parte del 2014 la flessione dei prestiti bancari è proseguita con riduzione difinanziamenti alle imprese ed alle famiglie consumatrici. Un leggero indice verso l’ottimismo fa segnare per le famiglie consumatrici segnali di aumento delle richieste di finanziamento e di conseguente allentamento delle condizioni di accesso al credito: sono cresciute le erogazioni di nuovi mutui immobiliari e si è interrotto il calo del credito al consumo. Ha iniziato a ridursi dopo il picco raggiunto alla fine dello scorso anno il flusso delle nuove sofferenze : l’indicatore è migliorato sia per le imprese, dove rimane tuttora elevato, sia per le famiglie. Anche se la dinamoica del credito rimane negativa si assiste alla leggera crescita dei depositi bancari delle famiglie consumatrici è proseguita, sospinta principalmente dai conti correnti, mentre le forme vincolate hanno iniziato a calare risentendo del contenimento della remunerazione. Mentre continuano le difficoltà nel mercato del lavoro.
Oggi 19 novembre alle ore 16,00 presso la Sede della Confindustria di Gorizia la relazione sarà ripresentata con gli stessi relatori e con interventi di personalità della provincia.
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