L’idea di mettere in scena il protagonista del romanzo di Sorrentino mi è venuta per innamoramento. Avevo letto in pubblico due capitoli del libro a Fiesole, e il piacere di incarnare Tony Pagoda e di dare suono alla bellissima lingua del libro è stato tale, che mi ha fatto desiderare di farne uno spettacolo.
Questo cantante cocainomane, disperato e vitale, è una creatura così oltre i generi che può essere, a mio avviso, incarnato anche da una donna. Mi piace immaginare che il ghigno gradasso di Pagoda nasconda un anima femminile, una “sperdutezza”, un anelito ad un “armonia perduta”. E poi, semplicemente, il teatro è, per fortuna, un luogo dove il naturalismo può essere bandito, ed i limiti
Al termine Iaia Forte incontra il pubblico
testoPaolo Sorrentino
interpreti : Iaia Forte
scene/luci : scene Equipe di Scena / elementi scenici Katia Titolo e Marina Schindler disegno luci Paolo Meglio foto di scena Rocco Talucci
musiche Pasquale Catalano e Peppino di Capri / eseguite da Fabrizio Romano
e aiuto regia Carlotta Corradi
produzione Pierfrancesco Pisani e OFFROME in collaborazione con Nidodiragno Produzione e Distribuzione e Infinito s.r.l.
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