I percorsi didattici dell’archeologia” Giovedì 20 novembre, al Museo archeologico del Friuli Occidentale del castello di Torre è stato presentata la settima edizione del progetto “I percorsi didattici dell’archeologia” frutto della collaborazione tra il Museo stesso e il Liceo Leopardi Majorana.
“Un esempio concreto di sinergia e di condivisione di intenti e azioni, orientate alla diffusione tra i più giovani della nostra realtà museale” ha sottolineato Claudio Cattaruzza, assessore alla Cultura del Comune di Pordenone. “Un progetto didattico” ha ribadito la prof.ssa Tassan Viol, dirigente dell’Istituto scolastico, “nel quale il Liceo pordenonese crede fermamente, per la sua valenza formativa, per la qualità delle attività in esso proposte e, non ultimo, perché negli anni è diventato un’occasione di scambio di progettualità con altri importanti presidi culturali del territorio, quali il Museo archeologico e il Nucleo provinciale della Soprintendenza per i Beni archeologici del Friuli Venezia Giulia”.
“Il progetto che sviluppiamo dall’anno 2008-2009 con il Liceo” ha illustrato Luca Marigliano dello studio Eupolis, responsabile del percorso, “è finalizzato da una parte a favorire tra i ragazzi la conoscenza delle antiche Culture che hanno popolato il Territorio della Destra Tagliamento, ma parallelamente si pone l’importante obbiettivo di qualificare sempre più il Museo archeologico di Torre come laboratorio culturale aperto e dinamico, luogo di riferimento per gli studenti”.
L’iniziativa è articolata in interventi didattici che, integrando in chiave specifica i programmi scolastici grazie alla didattica sperimentale e laboratoriale, affrontano molte tematiche: la metodologia della ricerca archeologica, la preistoria e la protostoria, l’epoca romana, il medioevo.
Dal 2008 ad oggi sono state realizzate 650 attività per circa 1000 ore di servizio, sono stati coinvolti operativamente 2500 studenti di tutti gli indirizzi delle classi del biennio del Liceo, che con entusiasmo e creatività hanno elaborato l’esperienza formativa in varie forme, come ad esempio attraverso la produzione spontanea di materiali audiovisivi e grafici. Inoltre l’impegno delle insegnati referenti e della dirigenza scolastica ha consentito di realizzare una solida continuità didattica, coinvolgendo molte classi del triennio, che affrontano ulteriori tematiche di carattere storico e paesaggistico. In questa occasione è intervenuto anche il dott. Matteo Frassine della Soprintendenza: “Negli ultimi cinque anni, l’attività del Nucleo che conduco ha beneficiato di una proficua collaborazione tra attori che sul territorio operano, con competenze diverse, per la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico. Frutto di alcune di queste collaborazioni sono, ad esempio, i progetti di divulgazione archeologica Archeopoint, centri visita multimediali, e “Realtà aumentata” applicata su una parte del complesso della Villa romana di Torre”.
E’ stato quest’ultimo lo spunto per promuovere, in accordo con tutti gli attori, il progetto “Adotta la villa”, un ulteriore momento formativo rivolto agli studenti che, dalla primavera del 2015, si occuperanno, in stretta collaborazione con la Soprintendenza, del monitoraggio, della ordinaria manutenzione e dell’apertura dell’importante sito archeologico della Villa romana di Torre.
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