Mercoledì 26 novembre, lo spettacolo“Orchidee” di Pippo Delbono, èancora andato in scena al Teatro Stabile Sloveno di Trieste, discretamente gremito per l’occasione. Il noto regista ligure, autore dello stile teatrale “Corpo a Corpo” ha condotto per mano il pubblico, spesso narrandolo in prima persona e presentando una critica alla società “convenzionale”. Con la propria voce o con quella di un componente del cast scenico, l’autore, narrava episodi capitati a persone che ha conosciuto o ad episodi della sua famiglia , in particolare di sua madre. Tutto per evidenziare, che anche nel diverso modo di pensare di persone di rango distinto, vi è un sostanziale “non adattamento” alla cosiddetta“deriva” della società attuale. Inoltre,allo stesso modo recitava o faceva recitare dei versi di famosi scrittori come Pierpaolo Pasolini o Oscar Wilde, individui, a suo dire, fuggiti dal mondo reale per rifugiarsi del proprio mondo ideale e quindi artistico. In una scena alquanto nuda di particolare anche gli attori si esibivano spesso senza veli, intrecciandosi o danzando intorno al palcoscenico con dietro grosse diapositive che ritraevano paesaggi invernali, primaverili o spesso come voleva il titolo:orchidee, simbolo appunto scelto per dare un senso a tutto il racconto. Questo fiore, per il regista, può rimanere bello anche nelle tempeste, metafora di certi esseri umani che possono rimanere puri nonostante il flusso dei cambiamenti attorno ad essi. Un momento di stupore fra gli spettatori si è presentato nel finale, in quanto dopo un apaprente finale, gli attori sono tornati sul palco e hanno offerto, poi, un secondo definitivo finale fra gli applausi del pubblico.
Andrea Forliano