Domenica 11 gennaio 2015, alle ore 19.30, presso il Social Tennis Club di Cava de’ Tirreni (Sa), sito in via M. Garzia 2, andrà in scena lo spettacolo “Condannato a morte. The punk version” a cura di Avamposto Teatro. Sul palco del noto Circolo metelliano spazio alla riscrittura del regista ed autore Davide Sacco, che ha rivisitato “L’ultimo giorno di un condannato a morte”di Victor Hugo (1829). In scena l’attore Orazio Cerino, la scenografia di Luigi Sacco, il disegno luci di Francesco Barbera ed i costumi di Clelia Bove.“Condannato a morte. The punk version” segna il terzo appuntamento della IV Rassegna Teatrale “Premio Li Curti”, promossa dal Teatro Luca Barba con la direzione artistica di Geltrude Barba. La rappresentazione, patrocinata da Amnesty International e dal Giffoni Film Festival, affronta un tema ancora attuale in molti Paesi del mondo: la pena capitale. In una sorta di arena/aula di tribunale, l’attore Orazio Cerino è rinchiuso in una gabbia ed esprime le sue ragioni contro quella di Stato ed il senso comune di “giustizia”.«Affrontare un testo è sempre un’impresa molto complessa – spiega il regista Davide Sacco – ancor di più se rientra in quella biblioteca immaginaria rappresentata dai classici senza tempo. E, partendo dall’opera di Victor Hugo, abbiamo deciso di fare un passo ancora più pericoloso: far accettare l’animo punk che è insito nel linguaggio di Hugo, ma che troppe volte è stato confuso con pedanteria e vecchiaia. Abbiamo deciso di lavorare con Hugo sul testo, trasformandolo in un’unica partitura ritmica, in un pentagramma sentimentale. Abbiamo scritto con lui e su di lui per andare, infine, contro di lui».
“Condannato a morte. The punk version” è molto di più di uno spettacolo teatrale: è un esperimento culturale, un movimento poetico che parte dallo spettatore per comprendere e cercare se stesso, perché è proprio nel pubblico che risiede il mistero dell’arte. «Abbiamo deciso di stare dalla parte del pubblico, preferendolo a convenzioni teatrali ormai superate, rappresentando un teatro che è molto più del teatro stesso: è un manifesto poetico nato in scena. In pratica, ciò che fin da giovanissimo ha fatto Hugo», aggiunge Sacco.
Il testo ruota intorno al tema centrale della pena di morte, considerata dallo stesso regista come «l’assassinio della ragione e della libertà perpetrate ogni qual volta uno Stato ammazza, a sangue freddo e senza giustificazione alcuna, un cittadino proprio in nome della libertà». In “Condannato a morte. The Punk Version” si narra di un processo, dell’ultima notte di uncondannato a morte, dei pensieri che lo attanagliano, del diniego di una vita a cui si sta per dare termine e di una domanda («Perché?») a cui non c’è risposta possibile da dare.
Per assistere alla rappresentazione di domenica 11 gennaio, presentata da Carmela Novaldi, il costo del biglietto è pari a 10 euro. Il botteghino aprirà due ore prima dello spettacolo. Perprenotazioni e/o maggiori informazioni è possibile contattare la Direttrice artistica della rassegna teatrale, Geltrude Barba, al numero 393.3378060 o tramite email all’indirizzo[email protected].