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UNA GIOVINEZZA ENORMEMENTE GIOVANE con Roberto Herlitzka – ospite A ZAGABRIA IL 12 GENNAIO

“Il 12 gennaio Roberto Herlitzka recita Pasolini nella capitale croata, allo Zagrebačko Kazalište Mladi, grazie all’organizzazione dell’Istituto Italiano di Cultura. Una giovinezza enormemente giovane di Gianni Borgna diretto da Antonio Calenda è una produzione del Teatro Stabile regionale che corona con questa presenza all’estero un successo che prosegue da due stagioni”.
A coronamento del successo che accompagna Una giovinezza enormemente giovane fin dal suo debutto nell’estate 2013, lo spettacolo va in scena il prossimo 12 gennaio a Zagabria, per la stagione del teatro Zagrebačko Kazalište Mladi – uno dei fondamentali nella vita culturale della capitale croata – grazie all’organizzazione dell’Istituto Italiano di Cultura.
Scritto da Gianni Borgna e diretto da Antonio Calenda, Una giovinezza enormemente giovane è una fortunata produzione del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, in cui Roberto Herlitzka sfodera tutta la sua capacità d’analisi, intensità e raffinatezza interpretativa.
Dopo i tanti palcoscenici italiani – fra cui, in questa stagione, il Piccolo Teatro di Milano e il Teatro Argentina di Roma – tocca ora a Zagabria accogliere il monologo (che sarà sopratitolato in croato) che da un lato evoca il pensiero di Pier Paolo Pasolini attraverso la sua opera letteraria e poetica, e dall’altro sancisce la capacità profetica dello scrittore, sul piano sociale e politico.
Di questo “vedere politicamente”, Gianni Borgna, è stato testimone culturale prima con la sua reale vicinanza a Pasolini nell’ambiente della FGC romana, poi attraverso lo studio dello scrittore.
Roberto Herlitzka, con la sua espressività profonda, con la sua incisività è, in scena, Pasolini: guarda un corpo, malconcio sulla spiaggia – forse il suo? – nella notte di quell’assassinio rimasto oscuro. Attorno a quest’immagine forte, seguendo l’intuizione del regista Calenda, si sviluppa lo spettacolo che progredisce in un flusso di riflessioni sul mondo che Pasolini ha lasciato e sulle sue evoluzioni di cui non potrà più essere il testimone critico e acuto, pur avendole intuite.
L’Istituto Italiano di Cultura ha voluto lo spettacolo a Zagabria per ricordare il quarantennale della morte di Pasolini in apertura della programmazione 2015: per l’occasione, con l’aiuto dell’Università Popolare di Trieste sono stati coinvolti i Dipartimenti di Italianistica delle Università di Pola e di Zara che saranno presenti con un folto numero di docenti e studenti.

 

 

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