«Leggendo i Vangeli sembra quasi scontato che il sottofondo musicale debba essere Rock. Che l’ambientazione più adatta sia un deserto con alcuni elementi architettonici statici e animati dalla sola potenza della musica. Che l’epoca più giusta per la loro rappresentazione siano gli anni ‘70. Eppure prima di Jesus Christ Superstar non era così. Ecco perché l’Opera di Webber e Rice è entrata nel Mito». Massimo Romeo Piparo, regista e produttore di rilievo, commenta con queste parole il capolavoro di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, che è stato il primo ad allestire, in lingua originale, sui palcoscenici nazionali nel 1994 e che ha continuato a studiare e ricreare nel corso di questi vent’anni, fino ad arrivare alla versione attuale, la più matura e compiuta. La nuova edizione di Jesus Christ Superstar è riuscita a diventare un vero evento, portando in scena, per la prima volta in Europa, un interprete d’eccezione nel ruolo del titolo: Ted Neeley, il Gesù “originale” del celebre film di Norman Jewison, storico successo cinematografico del 1973. A Roma, dove ha debuttato al Teatro Sistina, lo spettacolo è stato un successo senza eguali, per i nomi affermati del musical che attorniano il protagonista, per l’apporto rock dell’orchestra diretta dal Maestro Emanuele Friello, per la concezione registica composita che arricchisce la messinscena con acrobati, mangiafuoco, ballerini e un accuratissimo e nuovo impianto scenografico. Ma sicuramente è la presenza di un mito come Ted Neeley a dare “una marcia in più” al musical: il regista lo indica come una lezione di vita e di professionalità per tutti gli artisti italiani. Texano, Neeley inizia come cantante e batterista, ma la sua carriera prende una svolta inattesa quando a Broadway entra a far parte del cast di Hair diretto da Tom O’Horgan: fu lo stesso regista a coinvolgerlo nell’anteprima mondiale di Jesus Christ Superstar a Broadway. Dopo gli inizi nel coro e come sostituto di Jesus, diviene presto titolare del ruolo al fianco di Carl Anderson (il mitico Giuda). Successivamente conosce Norman Jewison, il regista del film tratto dalla rock opera, che lo sceglie per il ruolo di Gesù anche nel lavoro cinematografico. La parabola artistica di Neeley è stata molto di più (ha lavorato nel cinema con Quentin Tarantino, ha continuato a fare rock, ha inciso dischi) ma nel ruolo di Jesus egli è particolarmente a proprio agio, ne è diventato una vera icona. La sua voce e presenza in questo capolavoro sono da non perdere: «Non cercate di trovare segni in questa messinscena – dice Piparo – né confronti con epoche, fasi storiche: c’è l’eterno, intramontabile senso di angoscia per un’umanità che da sempre elegge i propri messia per poi mandarli al martirio, crea i propri miti per poi distruggerli, professa la propria ideologia per prontamente rinnegarla».
JESUS CHRIST SUPERSTAR :
di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice
Scene: Giancarlo Muselli e Teresa Caruso
Costumi: Cecilia Betona
Luci: Umile Vainieri
Suono: Luca Finotti
Musiche: Andrew Lloyd Webber
Direzione musicale: Emanuele Friello
Regia: Massimo Romeo Piparo
Produzione: Peep Arrow Entertainment
Interpreti: Ted Neeley e con Feysal Bonciani, Gloria Miele, Emiliano Geppetti, Paride Acacia, Francesco Mastroianni, Salvador Axel Torrisi, Riccardo Sinisi
Ensemble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini, orchestra dal vivo di 12 elementi
Scene: Giancarlo Muselli e Teresa Caruso
Costumi: Cecilia Betona
Luci: Umile Vainieri
Suono: Luca Finotti
Musiche: Andrew Lloyd Webber
Direzione musicale: Emanuele Friello
Regia: Massimo Romeo Piparo
Produzione: Peep Arrow Entertainment
Interpreti: Ted Neeley e con Feysal Bonciani, Gloria Miele, Emiliano Geppetti, Paride Acacia, Francesco Mastroianni, Salvador Axel Torrisi, Riccardo Sinisi
Ensemble di 24 tra acrobati, trampolieri, mangiafuoco e ballerini, orchestra dal vivo di 12 elementi