Dal 21 gennaio all’ 8 marzo in occasione dell’anniversario
della liberazione dal campo di sterminio di Auschwitz
Un viaggio per non dimenticare e per conoscere. Un percorso civile attraverso gli spunti che possono venire dalle ricerche storiche e dai documenti di una mostra, così come dalle suggestioni proposte da uno spettacolo, un concerto o un film o, ancora, dalle parole, rare e preziose, affidate ai testimoni della Shoah. Il tutto unito dal sottile filo rosso dell’intolleranza e della libertà, rappresentate sulla locandina di quest’anno da una matita, chiaro rimando ai recenti e drammatici fatti di Parigi.Appuntamento ormai tradizionale, torna anche quest’anno il ricco calendario di iniziative organizzate dal Comune di Udine per la Giornata della Memoria, che dal 2000, ogni 27 gennaio, il mondo intero dedica al ricordo dell’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, per commemorare tutte le vittime della persecuzione fascista e nazista come ebrei, rom, omosessuali, disabili, malati di mente e testimoni di Geova.“Abbiamo voluto dedicare questa rassegna – spiega l’assessore comunale alla Cultura, Federico Pirone – a tutte le vittime della Shoah e, in generale, della follia nazifascista di ieri e dell’intolleranza e del fanatismo di oggi. La tragedia della Shoah voluta dal nazifascismo è un emblema del Novecento, secolo di orrori assolutamente esecrabili che l’umanità non ha saputo prevedere e contrastare, ma anche di grandi conquiste civili e democratiche. Il senso di profonda insicurezza che ci ha scosso dopo i fatti di Parigi, ma anche di altre parti del mondo come ad esempio in Nigeria, e il timore che l’intolleranza e il fanatismo siano ancora la giustificazione per continuare a compiere orrori di questo tipo, ci spinge ad affermare a gran voce la necessità di coltivare la memoria e di costruire l’Europa come orizzonte di inclusione e di tutela delle libertà e di tutte le differenze: l’amministrazione comunale, con questo programma di iniziative, si impegna per questo ”.La rassegna, come sempre organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune, insieme con i Civici Musei e la biblioteca “Joppi”, vede il coinvolgimento anche di numerose realtà culturali e associazionistiche del territorio, come l’Aned – Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, l’associazione culturale Euritmica, l’associazione Italia Israele, il Centro Espressioni Cinematografiche, l’Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione di Udine e il Teatro Club Udine e il patrocinio dell’Università di Udine.Entrando nello specifico del calendario, il programma messo a punto dal Comune partirà già questo mercoledì 21 gennaio alle 18 in sala Corgnali alla Joppi con la presentazione del libro “Non era una donna, era un bandito. Rita Rosani, una ragazza in guerra” di Livio Isaak Sirovich per Edizioni Cierre che dialogherà insieme con Angela Fabris dell’Università di Klagenfurt.Venerdì 23 gennaio alle 18 in sala Ajace (piazza Libertà) sarà la volta, invece, della presentazione del libro “Il ‘sindaco ebreo’. Elio Morpurgo in Friuli tra Otto e Novecento” di Valerio Marchi e pubblicato da Kappa Vu.Sabato 24 gennaio, sempre in sala Ajace, ma stavolta alle 17.30, Fulvio Salimbeni e Valerio Marchi guideranno l’incontro conferenza dal titolo “Fabio Luzzato, un illustre ebreo udinese che disse ‘no’ al Duce”. Alle 20.45 al Palamostre, invece, spazio alla musica con il concerto di Gilad Atzmon. Sassofonista dalla straripante energia, capace di fondere il linguaggio jazzistico con quello della tradizione Yddish, il funk, il rock e le sonorità arabeggianti, Atzomon appartiene alla comunità ebraica e ne rappresenta l’aspetto più aperto e innovativo, impegnato com’è nel superamento di secolari steccati religiosi e razziali a partire dal nucleo più conservatore del suo Paese. Il concerto, proposto da Euritmica, è a pagamento (20 euro interi e 15 ridotti) e per informazioni è possibile telefonare allo 0432 1744261.Altro incontro pubblico, lunedì 26 gennaio alle 17.30 in sala Ajace, stavolta su “Il programma Aktion T4. Vite indegne di essere vissute”. A parlare del “T4”, meglio nota come “eutanasia nazista” perpetrata nei territori occupati dai tedeschi nel periodo tra il 1939 e il 1945 ai danni dei malati di mente e di persone affette da malattie fisiche sarà la professoressa Antonella Tiburzi, docente all’Università di Bolzano. Spazio poi al cinema con la presentazione, a cura del Cec al Visionario, del film “Corri ragazzo corri”. La proiezione, dedicata alle scuole nelle mattinate di lunedì 26 e martedì 27 alle 10.30, racconta la storia vera di Jurek, un bambino di otto anni che, fuggito dal ghetto di Varsavia, cerca in ogni modo di sopravvivere nascondendosi nella foresta, lavorando come bracciante e fingendo di essere un orfano polacco (per info e prenotazioni 0432 299545. Lo stesso film, firmato alla regia da Pepe Danquart e tratto dal romanzo di Uri Orlev, sarà proiettato, con le normali tariffe d’ingresso al cinema Visionario, anche per il grande pubblico da lunedì 26 a mercoledì 28 gennaio alle 15.30 e alle 19.30. Ancora musica, sempre lunedì 26, stavolta al bar del Visionario. A partire dalle 19.30 Mauro Costantini al pianoforte e Giorgio Parisi al clarinetto cattureranno il pubblico con le più note e appassionanti musiche Klezmer, la musica che esprime l’anima profonda della cultura ebraica fatta di struggente lirismo e impennate gioiose e ironiche.E arriviamo al 27 gennaio, Giornata della Memoria. Due gli eventi proposti per questa giornata, una dedicata alle scuole e l’altra dedicata all’inaugurazione di una mostra fotografica. Come ogni anno viene riproposto, infatti, il reading e il laboratorio “Una, dieci, cento, mille Shoah”, entrambi curati dall’attrice Nicoletta Oscuro alla sezione Moderna della biblioteca comunale e dedicata agli studenti degli Istituti secondari di secondo grado. Alle 18, invece, aprirà i battenti alle Gallerie del Progetto di palazzo Morpurgo (via Savorgnana 12) la mostra fotografica “Besa. Un codice d’onore. Albanesi e musulmani che salvarono gli ebrei ai tempi della Shoah”. L’esposizione, aperta da fino a domenica 8 marzo, propone un viaggio della memoria riproposto attraverso le suggestive immagini del fotografo americano Norma Gershman, che per cinque anni ha percorso l’Albania recuperando le testimonianze dello straordinario salvataggio che riguardò quasi duemila ebrei e documentando i ritratti dei salvatori e dei loro discendenti. La mostra, curata da Istoreco, sarà aperta dal venerdì alla domenica dalle 15 alle 18 e la domenica anche dalle 10.30 alle 12.30.Nuova proiezione per le scuole, mercoledì 28 gennaio alle 10.15 sempre al cinema Visionario, con la pellicola “Storia di una ladra di libri” di Brian Percival (prenotazioni sempre allo 0432 299545). Alle 18 della stessa giornata nella sala Corgnali della Joppi, infine, Elisabetta Ruffini e Frediano Sessi presenteranno il libro “Donne ad Auschwitz” di Charlotte Delbo e pubblicato da Gaspari Editore l’anno scorso.Nel programma messo a punto dal Comune, poi, trova posto un’altra mostra, “Charlotte Delbo. Una memoria, mille voci”, che sarà inaugurata stavolta venerdì 6 febbraio alle 17.30 nel velario di palazzo di Toppo Wassermann . L’esposizione, curata dall’Istituto storico bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e promossa dall’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione di Udine, in collaborazione con l’Università e la Scuola Superiore della Università degli Studi di Udine, resterà aperta dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 fino a domenica 8 marzo (per info e prenotazioni per visite guidate 0432 295475).Ultimi, ma non certo in ordine di importanza, gli incontri intitolati “Il tempo e l’ebraismo”, tutti dedicati alla cultura ebraica e proposti da Rac Ariel Haddad a palazzo Morpurgo lunedì 9, 16 e 23 febbraio e lunedì 9 marzo, tutti con inizio alle 17.
Per tutte le informazioni è possibile contattare il PuntoInforma del Comune di Udine telefonando allo 0432 414717 o inviando una email a [email protected]. Per le proiezioni cinematografiche è possibile contattare direttamente il Cec o Euritmica per quanto riguarda il concerto di Gilad Atzmon.