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27 gennaio 2015: 70 anni per non dimenticare

Oggi, come ogni anno, ricorre il giorno della memoria per tenere vivo il ricordo delle vittime provocate dalle persecuzioni naziste contro gli ebrei in primis ma anche slavi, zingari, omosessuali, asociali e prigionieri politici. Quest’anno carico di una valenza maggiore, in quanto esattamente 70 anni fà l’Armata Rossa apriva i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, trovando davanti a se immagini raccapriccianti di essere umani al limite della sopravvivenza e un cumulo di cadaveri, con i nazisti in fuga verso il centro del Reich costringendo altri deportati a massacranti marce nel gelo. I recenti attentati di Parigi e le tensioni in medio Oriente riempiono ancora maggiormente il significato della data odierna. 20140104_162245Vi sono state cerimonie ufficiali in tutto il mondo, nel nostro Paese e nella nostra città sede del campo di Concentramento “Risiera di S.Sabba”. Questo campo, cosiddetto di smistamento di prigionieri provenienti dai Balcani e dall’Italia Nord-Orientale e destinati verso Auschwitz, Buchenwald, Dachau, Bergen-Belsen e altri tristi luoghi, era l’unico in Italia dove era in funzione una camera a gas e un forno crematorio, fatto esplodere in parte dai nazisti in ritirata. 20140104_161955Il complesso della Risiera di San Sabba, ex fabbrica per la pilatura del riso, costruito nei primi anni del ‘900 dall’amministrazione austro-ungarica fu trasformato in centro di detenzione e smistamento durante l’occupazione tedesca di Trieste dopo l’armistizio Italiano dell’8 settembre 1943. Il forno fu imposto dal Comandante delle SS a Trieste e già boia nel Lager di Treblinka, Odilo Lotario Globocnick, -a causa del”sovraffollamento”- di una camera a gas dove gli internati venivano intossicati dal gas di scarico delle autovetture e di un forno. I deportati venivano da tutta l’area della Venezia Giulia, Veneto, Istria e Dalmazia oltre che dal Carcere Cittadino di via Coroneo, ricordando che Trieste contava una folta comunità ebraica essendo da sempre porto e città multietnica. Oltre che appartenenti alla religione ebraica, erano presenti partigiani, patrioti e antifascisti introdotti nel campo di notte e con la “copertura musicale” di marce militari. La risiera fu liberata dai partigiani Giuliani e dall’armata popolare Jugoslava nel maggio del 1945 allorchè i tedeschi in ritirata compirono l’ultima atrocità, appendendo cinque cadaveri di partigiani sul cornicione del Conservatorio Tartini di Via Ghega; episodio non molto conosciuto ma talvolta raccontato dai nostri concittadini non piu’ giovani. Oggi erano presenti le massime autorità cittadine e regionali insieme alle autorità di ogni comunità religiosa presente nel Capoluogo Giuliano, associazioni varie e numerosi giovani. Il momento piu’ toccante è stata la cerimonia del requiem fatta dal Vescovo Cattolico, dal Rabbino Capo, dal sacerdote Greco Ortodosso, dal pope Serbo-Ortodosso e dal rappresentante delle Chiese Riformate e Protestanti, cantato per l’appunto in Italiano, Aramaico, Greco e Serbo a sinonimo che ci sono stati e ci sono purtroppo ancora oggi tante persone che pagano con la vita il proprio credo religioso e ideologico da parte di altri individui in preda a fanatismo, delirante nazionalismo o talvolta manovrato da poteri piu’ grossi e influenti. Non vorrei, infine, che fosse dimenticato che molti militanti nazisti e fascisti, per sfuggire dai processi a loro carico confluirono sotto falsa identità nella “Legione Straniera”. Un reparto tutt’ora funzionante dell’esercito Francese che a oggi conta pressappoco sui 3500 effettivi, molti dei quali criminali della guerra in Jugoslavia, di altre guerre, o molti criminali comuni che operano in nazioni come il Mali e la Costa d’Avorio dove sono presenti numerosi interessi minerari ed economici della Paese Transalpino, teatri di stragi frequenti a danno dei popolazioni civili e nomadi.

Andrea Forliano

About Andrea Forliano

Nato a Bari il 22/05/1978,vive a Trieste,di formazione umanistica sta completando il corso di laurea in Storia indirizzo contemporaneo,è da sempre appassionato di storia,viaggi,letteratura,politica internazionale e in costante ricerca di conoscere nuove culture.Inoltre segue l'attualità,il calcio,il cinema e il teatro

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