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I ragazzi triestini protagonisti ne’ “I bambini della Risiera”

Ieri sera al Politeama Rossetti, in una Sala Bartoli affollata di un pubblico di tutte le età emotivamente coinvolto, è andata in scena la prima dello spettacolo “I bambini della Risiera“, rappresentazione che andrà in replica fino a venerdì 30 gennaio. Attori della recita sono  una ventina di ragazzi; allievi del laboratorio StarTs Lab, scuola teatrale per i giovanissimi, diretta da Luciano Pasini, affiancati dall’attrice Sara Alzetta e il violinista Tony Kozina. Lo spettacolo ha ipnotizzato la platea per un’ora ripercorrendo le vicende di Trieste dal 18 settembre 1930 giorno in cui dal balcone del Municipio della nostra città, Benito Mussolini annunciò l’entrata in vigore delle Leggi Razziali. Quei giorni di oltre 70 anni fà sono stati perfettamente rivissuti con gli occhi dei bambini appartenenti alla Comunità Ebraica di Trieste, che vedevano con ingenuità il peggiorare della loro condizione col passare dei giorni,e con gli eventi che precipitano ancora di piu’ con l’entrata dell’Italia in Guerra e con l’occupazione tedesca di Trieste. Dapprima c’è incredulità sia da parte dei bambini, che cacciati dalle scuole pubbliche e allontanati dai loro coetanei, non ne capivano la ragione. Ragione, non intesa, peraltro, dagli stessi genitori e nonni abituati alla Trieste Multietnica dell’età asburgica, dove gli esponenti delle maggiori attività cittadine come le assicurazioni Lloyd e Generali, e il maggiore Letterato Italo Svevo, che tanto lustro aveva dato alla città giuliana erano di Origine ebraica. Dall’incredulità si passa alla paura e allo smarrimento: nel settembre 1943 le truppe naziste sono entrate in città con a capo l’ SS Gruppenfhurer Odilo Lotario Globocnick, triestino di nascita e già tristemente noto per aver avviato i campi di sterminio in Polonia, e il suo aiutante “la belva” Christian Wirth. In città c’è sgomento, non si può piu’ uscire; ci sono questi soldati dovunque anche nelle interminabili file alle panetterie o al Lavatoio e i locali cittadini sono tutti aperti, in un surreale clima di festa, appunto per la delizia degli occupanti. Questi talvolta si comportano da galantuomini e da benefattori con i Triestini “ariani” al fine di avere la loro collaborazione per scovare gli ebrei, Triestini anch’essi e talvolta vicini di casa, colleghi e amici degli “ariani” che non esiteranno, in alcune occasioni a tradirli, per un pò di cibo in piu’. Si passa al momento in cui incominciano gli arresti, tutti i cittadini di “razza Giudaica” vengono stipati nel carcere di Via Coroneo e soprattutto nell’ex Riseria-in dialetto Risiera-nella zona di S.Sabba; dove sotto l’incessante melodia di “Ok Lili Marlene” transiteranno altri prigionieri, provenienti anche dalle vicine Fiume, Pola, Gorizia, Udine e persino da Venezia. Nelle vie circostanti la Risiera, incomincia a diffondersi un odore acre di bruciato, e dal Silos della Stazione Centrale i prigionieri vengono ammassati in grossi convogli merci, dove è stato detto loro che saranno portati in posti pensati dal Fuhrer dove essi potranno vivere “tranquillamente” e contribuire alla realizzazione del Reich Millenario e quindi sono equipaggiati di tutti gli averi compresi denaro e oro. I Convogli partiranno di continuo, in direzione Nord-Est, Auschwitz soprattutto, dove i prigionieri stremati da un lungo viaggio in carri bestiame pieni fino all’orlo e sigillati dal filo piombato-ma tuttavia ancora illusi di un futuro migliore-conosceranno il loro vero destino. L’ultimo Treno partirà da Trieste il 24 febbraio 1945 diretto a Bergen-Belsen in quanto Auschwitz è stato liberato, dalle truppe Sovietiche, un mese prima. Un meritato applauso denso di calore saluta i piccoli attori al calar del sipario.

Andrea Forliano

About Andrea Forliano

Nato a Bari il 22/05/1978,vive a Trieste,di formazione umanistica sta completando il corso di laurea in Storia indirizzo contemporaneo,è da sempre appassionato di storia,viaggi,letteratura,politica internazionale e in costante ricerca di conoscere nuove culture.Inoltre segue l'attualità,il calcio,il cinema e il teatro

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