“Ottavia Piccolo e altre dieci attrici, dirette da Alessandro Gassmann, sono le protagoniste di 7 Minuti testo di Stefano Massini che va in scena al Politeama Rossetti da venerdì 30 gennaio a domenica 1 febbraio, ospite della stagione Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia”.
La Stagione Prosa del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia giunge ad uno dei suoi momenti più attesi: da venerdì 30 gennaio a domenica 1 febbraio, va in scena alla Sala Assicurazioni Generali del Politeama Rossetti lo spettacolo 7 minuti, di Stefano Massini, per la regia di Alessandro Gassmann. Ne sono protagoniste undici attrici, capitanate da una emozionante Ottavia Piccolo, impegnate in un coinvolgente e attualissimo confronto.
«7 minuti di Stefano Massini, basato su un episodio accaduto in una fabbrica francese è, in questo passaggio storico, il testo che andavo cercando» sostiene Alessandro Gassmann. «Parliamo di lavoro, di donne, di diritti, lo faremo dando voce ed anima a undici protagoniste operaie che ci permetteranno di raccontare con le loro diverse personalità, le paure per il nostro futuro e per quello dei nostri figli, le rabbie inconsulte che situazioni di precarietà lavorative possono scatenare, le angosce che il mondo del lavoro dipendente vive in questo momento. Il linguaggio di Massini è vero, asciutto, credibile, coinvolgente, molto attento e preciso nel descrivere i rapporti ed i percorsi di vita di undici donne, madri, figlie, tutte appunto diverse tra loro, ma capaci di raccontarci una umanità che tenta disperatamente di reagire all’incertezza del futuro».
Ha colpito nuovamente nel segno della contemporaneità più viva e problematica, della drammaturgia più efficace e incisiva, Alessandro Gassmann nello scegliere il nuovo spettacolo su cui concentrare la propria attenzione.
Stefano Massini – Premio Ubu Speciale 2013 “Per il complesso della sua drammaturgia” – ha vissuto la creazione di 7 minuti con il fremito quasi di una “persecuzione”: «Ci sono storie – racconta – che ti vengono a cercare. Sembra che facciano davvero di tutto per essere raccontate, per essere scritte. Una di queste ha raggiunto e conquistato me, ed ha a che fare con le operaie tessili di Yssingeaux, nell’Alta Loira. Il fatto di cronaca risale al gennaio 2012, e ha riempito i giornali d’Oltralpe: d’altra parte poteva passare inosservato quel braccio di ferro così spietato fra le dipendenti – tutte donne – di uno dei massimi colossi industriali francesi e i nuovi dirigenti subentrati al controllo?»
Verità ed intensità: ecco qual è stato, fin dal recente debutto, il risultato del lavoro di Gassmann e delle undici emozionanti attrici su questa drammaturgia.
I “7 minuti” del titolo sono l’oggetto del contendere e il fulcro dello spettacolo che si svolge in unità di tempo, di azione e di luogo. Negli spogliatoi di una fabbrica, dieci operaie – ognuna con un proprio portato umano e familiare – attendono con ansia di conoscere il loro destino da Bianca, la loro portavoce, in riunione con i rappresentanti della nuova proprietà.
Ottavia Piccolo (Bianca) è un’operaia specializzata, accanto a lei, in ordine di apparizione, Eleonora Bolla (Sabina) operaia al reparto tinte, “se potessi morderei il mondo”, Paola Di Meglio (Olivia) operaia da 30 anni al reparto cardatura – sigarette e pensieri, Silvia Piovan (Arianna), operaia al reparto cardatura – “il mio lavoro è tutto”, Balkissa Maiga (Fatou) operaia specializzata – la paura vera, Cecilia Di Giuli (Rachele), operaia ai telai – forti braccia tatuate, Olga Rossi (Aneta) 34 anni, impiegata – “io non scappo”, Stefania Ugomari Di Blas (Mirella) operaia ai telai -tante paure, Arianna Ancarani (Lorena) operaia al reparto tinte – la partecipazione, Stella Piccioni (Sevgi) operaia al reparto filati – “non chiedermi nulla”, Vittoria Corallo (Sofia), impiegata – la concretezza dei numeri.
La minaccia per loro, sembra essere quella di una riduzione dei posti di lavoro: c’è dunque sollievo quando Bianca riferisce che la proprietà non licenzierà nessuno, ma propone la riduzione della pausa fra i turni da 15 a 7 minuti. Le operaie del consiglio, sembrano pronte ad accettare. Tutte, tranne Bianca: con logica sottile le convince che cedere su quella che, presa singolarmente, sembra una piccolezza, può significare aprire la strada alla demolizione di ben altri diritti…
Lo spettacolo ci pone innanzi a un dibattito avvincente, al confronto fra questi undici punti di vista e – in una dinamica che già ne La parola ai giurati aveva conquistato il pubblico – alla necessità di ponderare seriamente sull’etica del lavoro, come se anche noi ci trovassimo assieme a loro in quel consiglio di fabbrica… Che peraltro ci lascia nel dubbio: l’azione infatti s’interrompe quando l’ultima operaia, quella che determinerà la maggioranza dei sì o dei no, sta per dare la propria dichiarazione di voto.
Alessandro Gassmann ha chiesto a Gianluca Amodio, lo scenografo, e a Lauretta Salvagnin, la costumista, un’ambientazione realistica, Marco Palmieri ha disegnato luci che descrivono il passare del tempo. Il tema musicale originale e gli ambienti sono di Pivio&Aldo De Scalzi. Le videografie di Marco Schiavoni evocano gli esterni della fabbrica e, a tratti, danno forma ai pensieri e alle emozioni taciute dei personaggi.
7 Minuti di Stefano Massini è uno spettacolo di Alessandro Gassmann con Ottavia Piccolo, coprodotto da Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile dell’Umbria e Teatro Stabile del Veneto.
Lo spettacolo va in scena al Politeama Rossetti venerdì 30 e sabato 31 gennaio alle ore 20.30 e domenica 1 febbraio in pomeridiana alle ore 16.
I biglietti ancora disponibili si possono acquistare presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, ed i consueti circuiti e accedendo attraverso il sito www.ilrossetti.it all’acquisto on line.
Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.