Sabato 14 febbraio, sabato di Carnevale e Festa degli Innamorati, tutti al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle ore 18.00, perL’Avaro di Molière, un imperdibile classico del divertimento che unisce i due “argomenti del giorno”: Amore e Commedia dell’Arte. Ispirato all’Aulularia di Plauto, L’Avaro è una delle opere più famose di Molière e il protagonista della commedia, Arpagone, è la personificazione stessa della taccagneria. Tutta la vicenda ruota attorno alla sua paura di essere derubato, alle sue ridicole e insopportabili economie, al suo cuore arido che non ama niente e nessuno, a parte la sua cassettina piena di denaro. Sospettoso, iracondo ed egoista, Arpagone non esita a preferire il suo denaro ai figli e persino nel finale egli non si redime, continuando ad anteporre i beni materiali agli affetti familiari. L’Avaro festeggia i quarant’anni della Compagnia Quelli di Grock che ha cominciato il suo cammino nelle piazze, emblema di un teatro genuinamente popolare, senza età, e che ha saputo far tesoro delle nostre tradizioni teatrali, come la Commedia dell’arte, rinnovandone forme e contenuti. Nella cornice di un teatrino mobile e decadente si rappresenterà dunque l’Avaro, recitato coralmente da un gruppo di guitti in un susseguirsi ritmico e dinamico di scene e controscene, in cui tutti i personaggi sono coinvolti in una congiura per far trionfare l’amore. Non è solo la vicenda raccontata da Moliére a vivere sul palco, ma anche la quotidianità degli attori dietro il sipario. Gli interpreti recitano e partecipano, restano in scena e assistono come fossero parte del pubblico, vicini agli spettatori in sala e alle loro emozioni. Si ricorda inoltre che venerdì 13 febbraio, alle 17.30, nel foyer del Teatro, ci sarà un nuovo incontro di Casa Teatro dove il tema proposto dallo spettacolo di Molière, l’avarizia, intesa come il troppo o il troppo poco, sarà l’occasione per incontrare le operatrici della Onlus «Diamo Peso al Benessere», Anita Cacitti e Daniela Francescutto. L’appuntamento, a cura di Anna Bertolo, assistente alla direzione artistica del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, si intitola Signori chi è di tavola. Non si butta via niente: cucinare con gli avanzi. L’argomento trattato riguarda ognuno di noi, perché non si è mai sufficientemente preparati riguardo all’equilibrio naturale dell’alimentazione, che al giorno d’oggi è sempre viziata da eccessi e sprechi.