Claudio Bisio incrocia lo sguardo acuto e irriverente di Michele Serra e delle sue due più recenti pubblicazioni, Gli sdraiati e Breviario comico e si confronta con un testo di grande forza emotiva e teatrale, comica ed etica al tempo stesso.
Una società di “dopo-padri”, educatori inconcludenti e nevrotici, e di figli che preferiscono nascondersi nelle proprie felpe, sprofondare nei propri divani, circondati e protetti dalle loro protesi tecnologiche, rifiutando o disprezzando il confronto. Da questa assenza di rapporto nasce un racconto beffardo e tenerissimo, un monologo interiore (ovviamente del padre, verboso e invadente quanto il figlio e muto e assente) a tratti spudoratamente sincero. La forza satirica di Serra si alterna a momenti lirici e struggenti, con la musica in continuo dialogo con le parole. La società dalla quale i ragazzi si defilano è disegnata con spietatezza e cinismo: ogni volta che la evoca, il padre si rende conto di offrire al figlio un ulteriore alibi per la fuga. E’ una società ritorta su se stessa, ormai quasi deforme, dove si organizza il primo Raduno Nazionale degli Evasori Fiscali, si medita di sostituire al Porcellum il ben più efferatoSputum, dove non è chiaro se i vecchi lavorano come ossessi pur di non cedere il passo ai giovani o se i giovani si sdraiano perché e più confortevole che i vecchi provvedano a loro.