Si preannuncia imperdibile per adulti, giovani e giovanissimi il week end centrale del mese di marzo: un doppio appuntamento con i personaggi e con il teatro di Altan, proposto dal CTA per il gran finale della Stagione di Teatro di Figura del Friuli Venezia Giulia 2014 – 2015. A suggello della 16^ edizione di Pomeriggi d’inverno, infatti, andrà in scena sabato 14 marzo (ore 16.30, Kulturni Center Bratuz) un grande successo delle scene, “Olivia paperina“, la produzione di Teatro di Figura allestita dal CTA su testo, dialoghi, scene e figure di Francesco Tullio Altan. Olivia paperina, una piccola paperottola dai grandi occhioni appena uscita dall’uovo, si incammina alla scoperta del mondo: del sole, del mare, dei
colori, delle cose, e delle parole che alle cose danno un nome. L’accompagna nelle sue scoperte Carletto, un simpatico ranocchio tutto verde che le insegna a muoversi fra le piccole-grandi meraviglie della natura. Olivia paperina è uno spettacolo per i più piccoli che intenerisce innanzitutto i “grandi”: perché lo sguardo intenso e dolce di Altan riesce a cogliere, dei ‘piccoli’, gli atteggiamenti e le curiosità, i continui perché, le piccole grandi conquiste e la loro voglia di spalancare gli occhi su tutto ciò che li circonda. Olivia Paperina aveva debuttato come ‘dedica’ di Altan alla sua nipotina, che porta appunto il nome di Olivia, e in questi anni ha conquistato generazioni di giovani spettatori grazie alla vivacità della pièce e alla perfetta alchimia che lega in scena i due interpreti, Elena De Tullio e Loris Dogana, e grazie a una perfetta partitura in cui le musiche originali di Aldo Tarabella si intercalano ai testi, in una ‘macchina scenica’ che porta la firma del regista Roberto Piaggio e degli scenografi Pierpaolo Bisleri e Greta Podestà. Costumi e realizzazione pupazzi di Maria de Fornasari, light design di Stefano Podrecca, editing audio di Claudio Parrino. La biglietteria del Bratuz aprirà alle 16, info CTA tel. 0481 537280 www.ctagorizia.it ctagorizia/facebook.com organizzazione@ctagorizia.it
E sempre per la firma di Altan torna in scena un classico intramontabile del teatro CTA, Pippo Pettirosso, che sarà rappresentato domenica 15 marzo al Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo alle 16, nell’ambito di una sinergia avviata con la compagnia a.Artisti Associati. Un vero e proprio progetto ‘in residenza” che prevede dal 2 al 5 marzo un periodo di prove per gli allestimenti del CTA e domenica 15 il ritorno in scena di Pippo pettirosso. La cassa aprirà un’ora prima dello spettacolo ed è possibile acquistare/prenotare i biglietti nelle giornate di prevendita presso il teatro di Gradisca in questi orari: martedì 18-20, sabato 10,30-12,30 tel 0481 969753. Il prezzo del biglietto è di € 5 (posto unico dai 3 anni in su). Ormai tutti conoscono il tenero e dolcissimo Pippo, il piccolo pettirosso uscito dalla geniale matita di Altan: ritrovandosi per la prima volta da solo senza la sua mamma, Pippo esce dal nido alla scoperta del mondo. Ma la mamma gli ha lasciato un biglietto con le istruzioni per la giornata: “Lavati, spazzola i denti, bevi il latte, mangia i biscotti, pettinati, vestiti, vai a fare un giro..” Pippo non sa ancora leggere, tuttavia sa benissimo che cosa deve fare e obbedisce alla lettera. Poi esce dal nido e va a fare una passeggiata nel bosco, si perde, e proprio allora scoppia un terribile temporale. Per fortuna c’è la casa del merlo Aldo, un musico che, oltre a dargli ospitalità per qualche ora, farà per lui una cosa meravigliosa: gli insegnerà a fischiare…spiegandogli anche che “c’è una musica per ogni cosa.. basta ricordarsela!… A sera Pippo, riprendendo la strada di casa, si scoprirà più autonomo e più “grande”. E con l’aiuto di ciò che ha imparato, riesce a vincere la paura del bosco buio e a ritrovare la strada di casa. In scena si ricomporrà il duo di interpreti Elena De Tullio e Loris Dogana, diretto da Roberto Piaggio su testo, scene e figure di Francesco Tullio Altan e sulle musiche originali di Aldo Tarabella. L’allestimento scenografico è di Belinda De Vito, i costumi di Antonella Guglielmi.