Venerdì 13 marzo alle ore 18 presso il Book Area di Healthy, sito in via Merliani (zona Vomero), si terrà una nuova straordinaria presentazione di HAPPY BIKE, Pedalando verso la felicità di Alfredo Bellini pubblicato dalla Marotta&Cafiero editori. All’incontro interverranno, oltre all’autore, Valentina Castellano Responsabile Book Area e Davide Cerbone giornalista de Il Mattino.
«La bicicletta non è solo un mezzo di trasporto. È molto di più. È la possibilità di rendere la città più umana e più bella. Una città che promuove la bicicletta è una città felice».Questo è l’incipit del libro dedicato al mondo della bicicletta, visto in tutti i suoi aspetti, e di come può rivoluzionare la nostra vita e non solo i problemi di mobilità delle nostre città. L’autore, che da anni si occupa del tema della mobilità ciclistica, si rivolge, infatti, soprattutto a coloro che non hanno l’abitudine di utilizzare la bicicletta, come anziani e bambini, e mostra attraverso un approccio narrativo tutti i benefici che essa offre.Durante l’evento, sono previste proiezioni video e lettura dei messaggi scritti dagli alunni dei Licei Mercalli e Ristori dedicati al rapporto tra bici e felicità.Alle persone che interverranno all’incontro verranno offerti i gadget di BiciZen.
HAPPY BIKE, Pedalando verso la felicità è un viaggio esplorativo sull’utilizzo della bicicletta come possibile soluzione ai problemi della mobilità urbana. L’originalità del libro è nel suo approccio metodologico: la linea narrativa è incentrata sul rapporto bicicletta e felicità, a livello individuale e collettivo, e offre al lettore una panoramica a 360 gradi sul mondo delle due ruote.Può essere la bicicletta uno strumento di cambiamento interiore e felicità? Perché è più conveniente investire risorse pubbliche in politiche di mobilità ciclistica? È possibile cambiare le nostre città, una bici alla volta? A queste ed altre domande cerca di rispondere il libro.HAPPY BIKE è un libro suggestivo che non parla solo di biciclette ma soprattutto del rapporto persona-città e pone una serie di riflessioni sulla necessità di riconsiderare le strade urbane come luoghi di aggregazione, in cui potersi muovere con facilità e sicurezza.