«È molto difficile trovare le parole per dire grazie a Pordenone, con tutto quello che mi dà. Tuttavia, anche se la parola grazie mi sembra molto piccola, mi faccio aiutare dall’eco dei monti friulani affinché questa voce grata raggiunga tutti gli angoli della città. Grazie amici e amiche di Pordenone, grazie da cuore a cuore».
Queste le parole che Luis Sepúlveda, ospite del festival Dedica, Se ha lasciato questa questa mattina sul libro d’onore del Comune di Pordenone, dopo aver ricevuto dalle mani del sindaco Claudio Pedrotti il Sigillo della città, prestigioso riconoscimento del quale vengono insignite “persone che onorano l’alto senso del sociale, della cultura e della politica”.
Presenti alla cerimonia il vice prefetto di Pordenone Alessandra Vinciguerra, il questore Sergio Cianchi, il presidente del Consiglio comunale di Pordenone Nisco Bernardi, oltre a studenti e insegnanti. Il sindaco pordenonese ha nominato lo scrittore cileno ambasciatore letterario di Pordenone. Una nomina che Sepúlveda ha salutato con entusiasmo, assicurando che parlerà con piacere in Corea (dove andrà a luglio) come in Africa o in America Latina della “piccola città del Nord Italia, dove si trova l’amicizia nel più bel senso del termine”.
La cerimonia si è conclusa con la premiazione degli studenti che hanno preso parte al progetto “Parole e immagini per Luis Sepúlveda”, rivolto alle scuole superiori. Circa 600 i ragazzi coinvolti, ai quali è stato chiesto di tradurre le impressioni suscitate dalla lettura di alcune opere dello scrittore o con un saggio breve o con la creazione di un’immagine di copertina per un ipotetico libro. Nell’ambito di “Parole e immagini” è stato inoltre assegnato da Coop Consumatori Nordest, intervenuta oggi con Stefano Minin, un premio alla classe e al gruppo che si sono distinti per il lavoro svolto collettivamente.