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Sacile: venerdì Natalino Balasso chiude la stagione teatrale con “Velodimaya”

Sacile – Toccherà a Natalino Balasso chiudere al Teatro Zancanaro una stagione all’insegna del tutto esaurito. Grazie alla collaborazione tra ERT e Comune, sul palco del Teatro sacilese in questa stagione si sono esibiti artisti del calibro di Alessio Boni, Alessandro Haber, Geppy Gleijeses, Neri Marcorè e c’è stato spazio anche per la danza classica con il Balletto di Mosca e quella contemporanea con la Parsons Dance Company. L’arrivederci alla stagione prossima verrà dato venerdì 13 marzo alle ore 21 con Velodimaya, il più recente monologo scritto e interpretato da Natalino Balasso.

Prodotto da Teatria, Velodimaya a differenza dei lavori precedenti di Balasso, scritti o ambientati in diversi momenti storici – si pensi solo ai monologhi Ercole in Polesine eL’idiota di Galilea, gli spettacoli diretti da Gabriele Vacis (Rusteghi, Libera nos a Malo), Paolo Valerio (La bisbetica domata) e Jurij Ferrini (Aspettando Godot) –, per la prima volta analizza il presente in modo diretto.

Nella sua scrittura, Natalino Balasso affronta la crisi e il ritorno a modelli passati della società occidentale: il mito della ricchezza, l’ambizione al matrimonio e alla sistemazione da parte di molte donne, l’assenza di orizzonti non preconfezionati nella testa dei giovani, l’idea del privilegio come effetto fisiologico della gestione del bene pubblico. Non solo la sfera occidentale soffre di questa sindrome, anche il resto del mondo sembra vivere un’involuzione, il fatto che le società che hanno scelto l’islamismo si rivolgano alle forme più rigide di questo pensiero del mondo, sta a significare che l’insicurezza per il futuro porta inevitabilmente al trionfo della superstizione. Come raccontare tutto questo senza cedere allo sconforto? Secondo Balasso, solo il teatro può farlo, attraverso la commedia, attraverso l’arte della risata.

Velodimaya è, quindi, una specie di mappa del pensiero contemporaneo, attraverso un tempo indefinito, nel vortice degli uomini e delle nazioni.

Siamo dentro un film – spiega l’attore – ciascuno di noi recita un personaggio, chi meglio, chi peggio, ma tutti facciamo finta. A questo punto il nostro personaggio è costretto a indagare, come fosse il detective di un film giallo”.

Info chiamando il Teatro Zancanaro di Sacile (0434 780623) e visitando il sito www.ertfvg.it.

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