UDINE: Mercolledì 11 marzo 2015 ,
Amore ,amore ,storie d’amore , commedie d’amore ,canzoni d’amore ,film d’amore ,libri d’amore , che c’è da dire ancora sull’amore dalla notte dei tempi? Se si vuol pensare che Carlo Goldoni scrisse questa commedia quasi tre secoli fa si potrebbe credere che l’argomento , nel modo in cui lui lo ha proposto , sia decisamente superato .Ma ieri sera , dopo un’ ora e quaranta di spettacolo ,si poteva ancora pescare qualche nuova scintilla amorosa che dalla commedia veneziana poteva schizzare nel ventunesimo secolo . Innanzitutto la scena:scarna che posava su una grande pedana rialzata ,su cui si muovevano gli attori, con alcune botole utili sia a simulare ripostigli di casa che a sottolineare i “ripostigli del cuore e dei sentimenti “dei protagonisti ;una sola porta al centro e un grande lampadario stile murano .L’elemento in più era sicuramente il gioco di luci dentro e fuori il centro del palco , dall’alto o tra il fondale , in mano o in testa agli attori come a focalizzare la narrazione su elementi chiave della storia . Una storia, che attraverso la bravura dei sei protagonisti , approfondisce non una vicenda fatta di luoghi e di tempi ma di sentimenti visti e vissuti dalla gran parte degli innamorati del mondo .E questo poteva essere il “rischio -noia” .Invece smontare e riavvolgere le gelosie , i timori ,i dubbi di chi ama e cerca la felicità nella propria coppia , con questa maniera vivace e frizzante ha reso la commedia molto intensa ,sapientemente rinfrescata da piccole trovate sceniche , fuori epoca , necessarie a dare un’ impronta nuova alla vicenda .La bici sul fondo serve a rendere la fretta dell’innamorato per raggiungere la sua bella ;le cuffie per ascoltar musica danno il senso della concentrazione a Flaminia che scrive una lettera , gli occhiali a specchio del conte ospite gli conferiscono un ‘aria più misteriosa , così i coriandoli luccicanti che scendono dal soffitto decretano il lieto-fine come in un reality-tv . Bravissimi tutti a convincere come si può parlare di sentimenti e di sensazioni amorose senza cadere nel retorico, nel melodramma , a spiegare le ragioni del cuore con il brio e l’allegria che Goldoni userebbe in un frangente più comico . Ci hanno convinto che l’amore anche se tormentato non deve dare solo pena ma permettere che tutti come Fulgenzio trovino in Eugenia la metà della mela con attenzione , comprensione , più semplicità e soprattutto chiedendosi sempre e sinceramente di fare la strada insieme per costruire una fetta di mondo .
pensateci e pensatemi Al.Ga.