– Per la prima volta si indaga la relazione fra l’uomo e il display: ci prova FilmForum Festival 2015, in cartellone dal 18 al 24 marzo a Udine e Gorizia, con una mostra interattiva di media art “Unmade displays”, allestita a Villa Manin di Passariano – Codroipo Udine dal 20 marzo al 19 aprile 2015, presso l’Ala Postica Ovest (ex Accademia). La mostra, curata da Vincenzo Estremo e Davide Bevilacqua, è promossa dal Festival con Interface Cultures del dipartimento dell’Università d’Arte di Linz (Austria), ed è sostenuta dall’Azienda Speciale Villa Manin che aveva ospitato alcuni artisti in esposizione, come Sam Bunn e lo stesso concuratore Davide Bevilacqua. Come implementare i limiti del cinema? La mostra ne parla investigando l’invasione dei nuovi media, delle interfacce e della digital culture.
La vernice è in programma mercoledì 20 marzo alle 17, con la prima performance. Venerdì 22 marzo, alle 16 gli ospiti di FilmForum Festival visiteranno la mostra, e alle 10.30 di sabato 23 marzo è in programma la lezione di Christa Sommerer a Film Forum, Gorizia. Partner dell’evento sono Ars Electronica Center, Città di Codroipo, Università degli Studi di Udine, PIC – Progetto Integrato Cultura, Associazione LENT, Delavski Dom Trbovlje, Department of Education, Language policy and Culture of Gobierno Vasco. Info:www.filmforumfestival.it
La mostra è parte di Cinema & Contemporary Visual Art, la sezione di Film Forum che si occupa di mostre cinamatografiche e della relazione tra l’uomo e il display, sia sul fronte teorico che quello curatoriale. Gli artisti presenteranno una serie di lavori che forzano l’idea di dispositivo cinematografico, esplorando i concetti e le capacità relazionali e comunicative di schermo, film, video, e la visione e il display come modalità di trasmissione dell’informazione. Come implementare i limiti del cinema? La mostra investiga appunto l’invasione dei nuovi media, delle interfacce e della digital culture. Il cinema istituzionale non è più l’unico modo di fare e parlare di cinema. FilmForum si occupa di ricerca e riflessioni che estendano i confini del cinema tradizionale. Qual è lo status contemporaneo del cinema e come interagisce con la presenza dei nuovi media, delle interfacce e della digital culture? Molti artisti internazionali proveranno a darne rappresentazione: Davide Bevilacqua (ITA), Sam Bunn (UK), Juan Cedenilla (E), Yen Tzu Chang (TW), Alessio Chierico (ITA), Dear-No / Arno Deutschbauer (AT), CesarEscudero Andaluz (E), Isidora Ficovic (RS), Jure Fingust (SLO), Maša Jazbec (SLO), Carina Lindmeier (AT), Martin Nadal (E), Marta Perez Campos (E), Andrei Warren Perkovic (E/NY/RS), Ivan Petkov (BG), Marie Polakova (CZ), Henning Schulze (DE), Federico Tasso (ITA), Enrique Tomas (E), Christian Villavicencio (ECD/E). ORARI di visita: da martedì a venerdì 14/18, sabato e domenica 10/19. Ingresso libero.
Interface Cultures è un dipartimento della Kunstuniversität Linz (Austria), all’interno del quale artisti e designer di provenienza internazionale portano avanti ricerche intorno at temi dell’Interazione Uomo-Macchina, dei media e delle Interfacce digitali. Il dipartimento di Interface Cultures è diretto da Christa Sommerer, Laurent Mignonneau e Martin Kaltenbrunner. Film Forum è un festival internazionale con focus sul cinema e sulle arti visive contemporanee, e che si propone come momento di incontro per artisti e ricercatori. Lo scopo dell’evento è la scoperta e lo sviluppo di ricerca scientifica in ambiti innovativi e stimolanti (inclusi videogame studies, postcinema, porn studies, film heritage). Completa idealmente questo percorso sul virtuale, a FilmForum Festival 2015, l’installazione del collettivo spagnolo Be another LAB, oltre alla anteprima nazionale del documentario interattivo ‘In limbo’, sul rapporto con il nostro technological self. Ideato e realizzato da Antoine Viviani, “In limbo” sarà presentato in anteprima nazionale a FilmForum Festival lunedì 23 marzo (Kinemax, ore 21), per indagare il rapporto con l’archivio aperto di informazioni su di noi che esiste sul web e presenta al mondo, in modo del tutto ingovernabile da noi, la nostra immagine e soggettività.