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Il commento di Ugo su DLF-Kennedy

Da questo turno di campionato Il Discorso seguirà con attenzione l’avventura sportiva della DLF Volley (ASD polisportiva DLF Udine) grazie al pregevole lavoro narrativo e fotografico di Andrea “Ugo” Fresco. Partiamo dalla terza partita di campionato, dall’incontro DLF-Kennedy presso la palestra “Fermi” di via Pradamano a Udine. “Fresh on DLF Volley” accende i microfoni.

Non so nemmeno da dove incominciare. Devo dire che la sconfitta di ieri proprio non me la aspettavo… non da come è iniziata la serata. Un primo set da manuale. Ogni cosa ha funzionato al meglio. La squadra era in armonia, tutto era sincronizzato a dovere. Un’occhiata, una parola, tutto girava per il meglio. 24-19. Poi… avete presente il detto “Squadra che vince non si cambia” ? Ecco… evidentemente non tutti lo conoscono. Per provare, si può fare qualche cambiamento, ma non stravolgere la situazione. Come quando si cerca di risolvere un problema irrisolvibile, il secondo set è iniziato togliendo tutte le giocatrici e mettendone altrettante nuove. Non ha funzionato. L’inizio è stato sconcertante. 7-1. Tempo!, lavata di capo, e di nuovo in campo. Inizia il recupero, si arriva a pari, poi nuovamente perdiamo contatto. Un paio di cambi, qui e là…, e la situazione si riassesta. Ad un certo punto passiamo anche in vantaggio, ma è gloria passeggera. Veniamo presto risuperati, e, sul momento clou, un po’ di azioni confuse con qualche svista arbitrale ci porta definitivamente sotto.

Terzo set. Cambia il campo. Non la musica. Siamo sempre lì, ma non riusciamo a concretizzare. Manca la comunicazione, manca la squadra. Non ci siamo. Gli attacchi sono poco precisi, deboli e prevedibili. Non riusciamo a cambiare registro e, soprattutto, il gioco. Non osiamo. Le avversarie sanno sempre dove andrà la palla, ancora prima che lasci le mani dell’attaccante di turno. Quando parlo di squadra ovviamente non intendo solo le ragazze in campo, ma anche l’allenatore che è lì a dare le direttive. Nemmeno in questo set siamo riusciti a dare il meglio di noi. Ogni volta che avevamo qualche spunto di buon gioco, le cose, poco dopo, precipitavano nuovamente nel buio. Ci è mancata la determinazione.

Sul momento del bisogno abbiamo avuto paura. Ci è venuto il braccino. Capite?  Il braccino!  Non volevamo rischiare, e la cosa non ha pagato. Quarto e ultimo set. Questo forse il peggiore. Il peggiore da parte di tutti. Pessimo l’arbitro. Ha commesso una caterva di errori e non è stato equilibrato nei giudizi. Il gioco è stato orrendo da vedere, e, immagino, anche da giocare. Ad un certo punto ho contato 7 alzate tutte uguali, che hanno generato 7 schiacciate, sempre nello stesso punto, non riuscendo, peraltro, mai a fare punto. La difesa in più di qualche momento è parsa disorganizzata, e un po’o spaesata. Non siamo stati in grado di cambiare il gioco, di mettere in difficoltà le avversarie. Pessimo anche l’allenatore. Non si può chiedere tempo sul 16-22 quando si è partiti dal 16-11. Proprio non si può! Bisogna interrompere il gioco per rompere il ritmo alle avversarie e per far riprendere fiato alle nostre ragazze, soprattutto per quelle in prima linea, che più che ragazze sembravano cavallette. I cambi sono stati insufficienti, e soprattutto sono state lasciate fuori delle ragazze, che avrebbero potuto dare una mano. Il punto assegnato alle avversarie sul 23 pari per la doppia fischiata a Silvia, è stato poi il crack che ha segnato la vittoria del Kennedy. Certo la doppia c’era, su questo siamo tutti d’accordo, ma, dopo che per un intero set non fischi questo fallo alle avversarie, fischiarlo a noi su un punto decisivo, è quantomeno irritante.

Non abbiamo giocato bene (chi più, chi meno), per niente. Consiglio un Mea Culpa a tutti quanti, e che venga fatta qualche riflessione sul come si è affrontata la partita. Dalle vittorie non si impara nulla, si sa. Dalle sconfitte si può imparare molto. Sfruttiamo quindi questa occasione per fare un bel reset e orientare il pensiero sulla prossima partita e su come rimediare a questi  errori.  Forza ragazze, avete tutte le potenzialità per fare bene, davvero bene, dovete solo trovarle ed esprimerle al meglio.

Commento e foto di
Andrea “Ugo” Fresco

Tutte le immagini sono visibili su http://volleydlf.altervista.org/wordpress/foto-dlf-vs-kennedy/

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