Si inizia sabato alle ore 17 con un omaggio a Vladimir Majakovskij in occasione dell’ottantacinquesimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 14 aprile del 1930. Il poeta russo fu impegnato anche nel cinema. Scrisse infatti una dozzina di sceneggiature e interpretò due tra i film che ne furono tratti. Di questi si è salvato solo La signorina e il teppista, diretto da Evgeny Slavinskij e tratto dal racconto La maestrina degli operai di Edmondo De Amicis. Questo film curioso e semisconosciuto,inserito nell’ambito della Rassegna “Il cine-occhio delle Avanguardie russe”, verrà proiettato a Villa Manin assieme alla video opera di Gianni Toti Incatenata alla pellicola, seconda parte della Trilogia Majakovskijana in cui rievoca il suo incontro del 1970 con Lilija Brik, compagna del poeta. A Vladimir Majakovskij è anche dedicata una sezione dell’esposizione fotografica dedicata a Alexandr Rodčenko nell’ambito della grande mostra sull’Avanguardia russa in corso nella residenza dogale a Passariano.
Il secondo appuntamento è con lo spettacolo di teatro di figura L’usignolo e l’imperatore che si svolgerà domenica alle 15.30, con testo e regia di Roberto Piaggio, realizzato a cura del CTA di Gorizia nell’ambito della manifestazione “Crescere leggendo”, promossa dall’AIB Friuli Venezia Giulia e ideata da Damatrà. Lo spettacolo a ingresso gratuito è rivolto ai bambini dai 3 ai 6 anni e si svolgerà nel Parco della Villa dove prosegue quello “naturale” della fioritura dei narcisi che attrae numerosi visitatori.
Sempre domenica, alle ore 17.00 ci sarà un’importante conferenza sul tema della Prima Guerra Mondiale tenuta dallo studioso Jonathan Casey, archivista e curatore capo del Museo nazionale della Grande Guerra di Kansas City. Durante la conversazione, organizzata dal partner dell’Azienda speciale Villa Manin, IoDeposito,verranno presentate rare immagini conservate nel Museo statunitense.
Proseguono, infine, le tre mostre, con ingresso gratuito, che affiancano “Avanguardia russa” e completano l’offerta culturale di Villa Manin. “Moroso concept for Contemporary Art”, “Unmade Display” di media arte interattiva e “Trasparenze” del fotografo Ferruccio Carassale.
L’orario di apertura delle mostre è dalle 10.00 alle 19.00. Per maggiori informazioni consultare il sito www.villamanin.it
Domenica 12 aprile
INCONTRO CON JONATHAN CASEY Ore 17.00 | Sala conferenze
Chief curator and archivist del National Worl War 1st Museum at
Liberty Memorial (USA).
Lo storico, a capo di quella che è forse
la più importante entità al mondo che studia, archivia, espone e comunica
la Grande Guerra, racconterà nell’arco dell’incontro l’esperienza del WW1 nell’esprimere, attraverso le fotografie,
la curatela e la ricerca, le sfaccettature del vissuto statunitense del primo conflitto mondiale…
Domenica 12 aprile
SPETTACOLO TEATRALE Ore 18.30 | Sala conferenze
Performing di teatro sperimentale
“Chiamate alla Vita” di Vincenzo Tosetto e Alessia Cacco.
Basata sulle testimonianze del 1914-15 (lettere, carteggi, stralci letterari) prodotte dai civili locali, la performance breve presenta drammaturgia inedita e uno stile teatrale ‘povero’ e fortemente espressivo. L’intervento artistico si concentra sul narrare l’esperienza delle donne friulane nella Grande Guerra: madri, sorelle, spose e amanti che si trovarono a gestire da sole, una vita la cui quotidianità era stata sconvolta…
Domenica 12 aprile Ore 15.30 | Parco della Villa
L’USIGNOLO E L’IMPERATORE
Spettacolo teatrale per bambini, ragazzi e le loro famiglie. Tratto dall’omonima fiaba scritta di Andersen.
Si narra di un imperatore che un giorno, leggendo un libro regalatogli dall’imperatore del Giappone, scopre che nel suo giardino abita un usignolo dal canto meraviglioso…
Lo spettacolo è tratto dall’omonima fiaba scritta di Andersen.Si narra di un imperatore che un giorno, leggendo un libro regalatogli dall’imperatore del Giappone, scopre che nel suo giardino abita un usignolo dal canto meraviglioso, e manda subito il suo aiutante di campo a cercarlo per farlo venire a palazzo a cantare per lui. L’imperatore si innamora del suo canto, e per poterlo ascoltare tutte le volte che vuole, costringe il piccolo usignolo a rimanere con lui, privandolo della sua libertà. Tempo dopo riceve in dono un usignolo meccanico tutto costellato di pietre preziose e capace di cantare più volte la stessa melodia, che manda in visibilio non solo lui ma tutta la corte. Così approfittando della distrazione di tutti, il piccolo usignolo vola via dalla finestra aperta verso il suo bosco, provocando l’ira dell’imperatore che lo bandisce da tutto il suo impero e affida all’usignolo meccanico il compito di allietarlo. Passa così il tempo, l’usignolo meccanico si rompe e l’imperatore si ammala di solitudine. Nessuno sembra essere capace di fare qualcosa per lui. Ma il piccolo usignolo, sapute le condizioni del suo imperatore, torna a palazzo e lo guarisce col suo canto. Come ricompensa chiede solo di poter tornare libero nel suo bosco ma con la promessa che ogni notte tornerà a cantare per lui.