«Dieci ragazzi pieni di bravura ed energia, alle prese col meglio della coreografia anglosassone» ha sentenziato il quotidiano La Stampa al primo apparire in Italia del BalletBoyz: i critici nazionali, infatti, hanno immediatamente concordato con la stampa inglese nel valutare questa compagnia fresca, giovane, fondata abbastanza recentemente – nel 2001 – da Michael Nunn & William Trevitt e immediatamente rivelatasi come una delle forze più originali e innovative nel panorama della modern dance europea. BalletBoyz arriva a Trieste, ospite del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia martedì 14 aprile, nell’ambito della rassegna TS Danza 1.0 e la serata si annuncia come un appuntamento da non mancare. La compagnia ha ricevuto numerosi e importanti riconoscimenti e nomination per premi internazionali: l’Olivier Award, due nomination al South Bank Show Award, British National Dance Award, la Rose d’Or, l’International Emmy e il Golden Prague Grand Prix per i documentari televisivi. Balletboyz, inoltre, è dal 2005 Associate Company del prestigioso Sadler’s Wells di Londra.Unico gruppo interamente maschile nel mondo della danza anglosassone, il BalletBoyz è composto da dieci giovani talenti davvero singolari e agisce seguendo l’idea di una danza per tutti, in grado di conquistare i palati più raffinati ma anche di appassionare il pubblico più vasto, che li segue a teatro come pure nelle loro frequenti performances sul piccolo schermo. La serata che applaudiremo al Politeama Rossetti incarna appieno i canoni artistici del BalletBoyz: si compone infatti di due coreografie create appositamente per il gruppo da Christopher Wheeldon ed Alexander Whitley. Il BalletBoyz ama infatti commissionare lavori a talenti di rottura o emergenti, senza chiudere mai i propri orizzonti. Christopher Wheeldon ed Alexander Whitley – di cui applaudiremo rispettivamente Mesmerics e The Murmering – rispondono a questi aspetti, pur essendo già molto affermati nel mondo della coreografia moderna. Christopher Wheeldon danza dall’età di 8 anni, ha frequentato la Royal Ballet School a Londra, è entrato a far parte del Royal Ballet per poi passare al New York City Ballet formazione per cui crea coreografie fin dal 1997. Dal 2000 è unicamente coreografo, apprezzato e richiesto da realtà quali il San Francisco Ballet, il Bolshoi e il Royal Ballet. Dal Royal Ballet giunge anche Alexander Whitley autore di lavori rigorosi sia sul piano del linguaggio fisico che dal punto di vista intellettuale e filosofico.